La FIGC ha deciso di inasprire le regole per l’iscrizione al campionato di Serie C, a seguito di gravi irregolarità economiche che hanno coinvolto club come Turris, Taranto, Foggia e Messina nel girone C. Le esclusioni e i mancati pagamenti di stipendi e contributi hanno compromesso la regolarità del torneo, mettendo a rischio la credibilità della competizione.
Con una circolare pubblicata di recente, la Federazione ha introdotto nuovi requisiti, in particolare riguardanti l’indice di liquidità. Le società che non raggiungono una soglia minima dovranno versare una fideiussione raddoppiata, da 350mila a 700mila euro, o depositare la stessa somma su un conto della Lega. Rimane comunque la possibilità di presentare una fideiussione assicurativa, meno impegnativa rispetto a quella bancaria, ma meno sicura.
Si tratta di un intervento parziale che migliora in parte le garanzie per i tesserati, ma che non elimina del tutto il rischio di ammettere società economicamente fragili. Il caso Casertana, regolare nei pagamenti ma in lotta per la salvezza contro club inadempienti, evidenzia l’urgenza di una soluzione definitiva per tutelare l’equità sportiva.