“Un tempo le grandi questioni della nostra provincia si discutevano a Roma. Oggi, invece, sembra che tutto si decida a Grottolella… e in famiglia”. A lanciare l’accusa è il consigliere comunale Nicola Giordano, che denuncia pubblicamente l’esistenza di un legame politico-amministrativo sempre più stretto tra il Comune di Avellino e quello di Grottolella. Un filo che, a suo dire, si sarebbe ormai trasformato in una rete di potere familiare e strategica.
“I fatti parlano chiaro – afferma Giordano – Spiniello padre, sindaco di Grottolella e nominato da Festa alla guida del CdA dell’Azienda Consortile, si dimette improvvisamente bloccando il rendiconto della società. Nel frattempo, Spiniello figlio, anche lui indicato da Festa come assessore ad Avellino, non porta in giunta la delibera sul piano delle alienazioni, impedendo l’inserimento dello Stadio Partenio tra i beni da valorizzare.”
Un doppio colpo che, secondo il consigliere, ha un effetto immediato: bilancio comunale paralizzato, lavori di adeguamento dello stadio fermi, e la squadra a rischio sfratto dal Partenio. “Non è il caso a guidare questi eventi – conclude Giordano – ma una strategia ben precisa: portare il Comune di Avellino al commissariamento. Avellino non può essere ostaggio dei giochi di potere di Festa e dei suoi sodali.”