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“Martedì 22 aprile 2025, con atto del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, attuativo dell’art. 1, commi 1117 e 1118 della Legge 27 dicembre 2017, n. 205, sono finalmente state decretate la perimetrazione/zonizzazione e le misure provvisorie di salvaguardia del Parco Nazionale del Matese.

Per noi dell’Alleanza Verdi e Sinistra (AVS) Caserta, si tratta di un altro importante risultato che si aggiunge alle numerose battaglie politico-amministrative che sosteniamo sul territorio provinciale, a favore della giustizia sociale e della giustizia ambientale. Lo avevamo auspicato e costantemente invocato, esprimendo al contempo il nostro disappunto per il lungo temporeggiare interessato – da parte del Ministero dell’Ambiente, della Regione Molise e, in modo particolare, della Regione Campania – sull’emanazione del decreto attuativo. Sono infatti trascorsi ben otto anni dalla Legge n. 205 del 2017, che ha istituito il Parco Nazionale.

Tale atteggiamento è stato infine sconfitto dalle numerose battaglie condotte dalle associazioni della Consulta del Matese, culminate nella sentenza sul ricorso n. 1676/2024 proposto al TAR Lazio dall’Associazione Italia Nostra. Con questa sentenza, è stato ordinato al Ministero dell’Ambiente di adottare, entro 180 giorni dalla comunicazione della stessa, la delimitazione provvisoria nonché le misure di salvaguardia necessarie a garantire la conservazione dello stato dei luoghi.

Quella portata avanti è una battaglia dal basso, che vede prevalere la volontà di giustizia sociale e climatica, ben prima delle amministrazioni locali, spesso ancora legate a logiche vecchie, coloniali e predatorie. Nonostante tutti gli sforzi fatti, la Regione Campania ha infatti trovato il modo di proteggere gli interessi delle lobby dell’eolico selvaggio, dell’acqua trasformata in merce, e dell’agroindustria. Con la nota prot. n. 91 del 15 aprile 2025, la Giunta Regionale della Campania ha confermato le decisioni del Tavolo tecnico, ribadendo tre punti chiave: 

1) non saranno soggette a nuove autorizzazioni le opere o gli interventi per i quali, alla data di entrata in vigore delle misure di salvaguardia, siano già stati rilasciati i titoli abilitativi e le autorizzazioni ambientali, o ne sia in corso l’iter; 

2) è sempre consentita la manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti esistenti per la produzione di energia da fonti rinnovabili; 

3) nel Comitato di Gestione del Parco sarà garantita la presenza di rappresentanti delle Regioni Campania e Molise.

Sappiamo bene che queste logiche puntano unicamente a massimizzare i profitti di chi sfrutta senza scrupoli le risorse naturali, senza alcun interesse reale nella tutela dell’ambiente o nella giustizia sociale. Per loro, uomini e natura sono solo obiettivi da sfruttare e depredare. Per questo, non basta un decreto ministeriale per cambiare davvero la realtà.

A noi, e a tutti coloro che vogliono dare una mano, spetta il compito fondamentale di vigilare costantemente e di contribuire a costruire una proposta politica seria, capace di unire il sogno e l’idealismo alla concretezza di soluzioni condivise e sostenibili per le comunità locali.

Come Alleanza Verdi e Sinistra – Caserta, auspichiamo e lavoreremo affinché la gestione del Parco Nazionale del Matese, oggi ancora priva di rappresentanti delle comunità locali, si liberi da logiche spartitorie, affaristiche, politiche e clientelari. Chiediamo che sia affidata a persone competenti, in grado di coniugare conoscenze scientifiche con scelte partecipate e condivise.

Desideriamo una gestione aperta e inclusiva, che coinvolga davvero cittadini e cittadine del Matese, capace di promuovere una riconversione eco-logica degli stili di vita, valorizzando il grande patrimonio naturale ed ecosistemico del territorio matesino. Basta con la corsa a finanziamenti per opere inefficaci e autoreferenziali, utili solo ad arricchire i soliti potenti (abbiamo già assistito allo spreco dei fondi del PIT e del PIRAP Parco Regionale del Matese e oggi siamo alla finestra, quasi impotenti, di fronte ai fondi destinati alle aree interne).

Chiederemo con forza che nelle future discussioni vengano al centro temi fondamentali finora spesso esclusi: la contabilizzazione dei servizi ecosistemici prodotti con i relativi indennizzi, la tutela della biodiversità, l’agricoltura eroica (per la quale il gruppo parlamentare AVS ha presentato una proposta di legge nel gennaio 2024), e le pratiche agro-silvo-pastorali storiche.

Per noi, l’emanazione del decreto ministeriale non è la fine di un percorso politico e amministrativo, ma l’inizio di nuove battaglie per la giustizia climatica e sociale. Combatteremo in prima linea per difendere la nostra amata Terra Madre – Mater Tellus – MATESE”, così nella nota il coordinamento provinciale Casertano di alleanza Verdi sinistra.