In vista del prossimo incontro fissato per il 7 maggio dall’azienda appaltatrice del servizio 118 emergenza-urgenza, dove sono stati convocati tutti i lavoratori della Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia; agli stessi, preme evidenziare quanto venuto fuori nell’ultimo incontro avuto tra una fetta di loro.
Di fatto, in questi giorni, si sono confrontati al loro interno ed il fronte appare compatto, forse anche perché l’atteggiamento da anni silente dell’Azienda viene interpretato come una indisponibilità a recedere dalle proprie posizioni. Di fatto, autisti-soccorritori e personale infermieristico del servizio emergenza-urgenza 118 di Benevento e provincia, si sono incontrati per discutere e mettere a verbale problematiche emerse nell’ultimo periodo nello svolgimento del servizio stesso. Come ben noto, dal mese di luglio 2023, è avvenuta una radicale riorganizzazione del servizio emergenza-urgenza 118, con la demedicalizzazione di alcune autoambulanze e l’introduzione delle automediche; per questo l’ASL nel regolamento di servizio del capitolato d’appalto ha ritenuto dare opportuno peso alla formazione di tutto il personale sia esso impegnato sulle autoambulanze demedicalizzate che di automedica, imponendo alle aziende di realizzare i seguenti percorsi formativi: avanzato per il personale infermieristico.
Ad oggi, nulla di tutto ciò è stato attuato o predisposto, e per il momento l’unica cosa che la Confederazione Nazionale Misericordia d’Italia ha disposto, è una rotazione mensile di tutto il personale sulle 3 tipologie di mezzi di soccorso ambulanza medicalizzata ambulanza demedicalizzata e ambulanza medica) presenti sul tutto il territorio della provincia di Benevento.
La motivazione, tra l’altro comunicata tramite messaggio whatsapp, è quella di garantire
una “migliore efficienza” perché “tutto il personale deve essere preparato e capace di
lavorare sulle diverse tipologie di mezzo”.
Si ritiene che tale motivazione non trovi riscontro nella vera efficienza e gestione del
servizio ma che bensì vada a discapito sia del servizio stesso, sia della professionalità e
dignità dei lavoratori, dal momento che tutto il personale ha negli anni maturato più che
sufficiente esperienza.
Come evidenziato anche nella nota presentata da tutti i medici del Servizio, spostare autisti, che conoscono perfettamente il territorio e lavorano con grande competenza da anni, in un’area sconosciuta, significa inevitabilmente rallentare i tempi di intervento. Ma ciò che è ancora più grave è che questa decisione rompe l’affiatamento dell’equipe, un elemento cruciale nei soccorsi. La collaborazione, la conoscenza reciproca e la sintonia tra i membri dell’equipaggio sono essenziali per garantire interventi rapidi ed efficaci soprattutto nei soccorsi per le patologie tempo-dipendenti. Mettere a rischio questa coesione aumenta il rischio clinico e compromette la qualità dell’assistenza ai cittadini.
Dalla riunione si è evidenziata la volontà di tutti i lavoratori presenti, di fondare un’associazione che raggruppi i lavoratori dell’Ats formata da Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia, Croce Rossa Italiana Comitato di Benevento e Anpas Campania, con lo scopo di avere un filo comune tra tutti i lavoratori nell’affrontare le problematiche attuali e future nello svolgimento del servizio. Chiediamo con forza che immediatamente tutto il personale torni a lavorare nelle proprie sedi di lavoro e che l’Asl e tutte le componenti provvedono alla vera formazione così come previsto dal capitolato.