Si è svolta presso il Circolo della Stampa di Avellino la presentazione del Libro nero sulla sanità campana realizzato da Sinistra Italiana.
A presentare il lavoro di inchiesta e di analisi sulla condizione della sanità nella nostra regione sono stati Roberto Montefusco, coordinatore provinciale di Sinistra Italiana, Franco Mazza, Presidente dell’Associazione Salviamo la Valle del Sabato, Noemi Aurisicchio, del Dipartimento Salute di Sinistra Italiana Avellino, Amalio Santoro, Consigliere Comunale di Avellino e Tonino Scala. segretario regionale di Sinistra Italiana.
I temi su cui gli interventi si sono concentrati sono quelli relativi alla condizione dei pronto soccorso, diventati luoghi di sofferenza nei quali i pazienti sostano per interi giorni, e spesso impropriamente, con un personale sanitario del tutto insufficiente per far fronte alla domanda di assistenza.
Resta ancora l’enorme questione delle liste d’attesa che compromettono seriamente il diritto alla salute e alle prestazioni sanitarie per tantissime persone La Campania e l’Irpinia rimangono inoltre del tutto prive di quella rete di medicina territoriale che dovrebbe rappresentare una alternativa all’ospedalizzazione, su cui pure nella stagione della pandemia in tanti dicevano di voler investire. E’ stato inoltre evidenziato come la nostra Regione, al di là degli slogan, resti prima dal punto di vista della “migrazione sanitaria”, ovvero delle necessità per tanti cittadini e cittadine di andare a curarsi in altre Regioni italiane, con un costo stimato negli ultimi dieci anni in circa 3,5 miliardi.
Sinistra Italiana ha affermato con forza l’esigenza di un radicale cambio di passo nelle politiche sanitarie per la coalizione progressista che si candiderà al Governo della Regione nei prossimi mesi, consapevoli che non sarà sicuramente una destra che colpisce welfare e diritti, che sta tagliando duramente anche sul diritti alla salute, a poter ridare speranza da questo punto di vista al popolo della nostra Regione.