“C’è una crisi valoriale e non c’è più il rispetto necessario; quindi il definaziamento del Servizio Sanitario pubblico ha provocato un calo nelle prestazioni e disservizi: tutto questo porta disagi, disservizi e quindi violenza”.
Le parole sono chiare: il presidente dell’Ordine dei Medici Luca Milano nel giorno della Festa del Medico celebrata questa mattina al Teatro San Marco ha descritto con efficacia quanto sta accadendo e perché si registrano eventi traumatici a danno degli operatori sanitari mentre svolgono il proprio lavoro e adempiono al proprio dovere. Oggi sono saliti sul prescenio i medici con oltre 40 anni di carriera e i mediaci che si affacciano per la prima volta all’esercizio della professione. Ad impreziosire la Festa, che è stata condotta dalla giornalista Melania Petriello, sono stati gli allievi dell’Orchestra dell‘Istituto Comprensivo “Bosco Lucarelli” di Benevento che hanno accompagnato i momenti salienti dell’annuale manifestazione.
Al Teatro San Marco oggi è stata celebrata anche l’opera meritoria di Medici Senza Frontiere che l’Ordine dei Medici del Sannio ha voluto omaggiare rendendo testimonianza del lavoro che questi professionisti svolgono in territori molto difficili ed in situazioni assai delicate per salvare vite umane da patologie aggressive e dagli insulti provocate dalle guerre. Chiara Montalto, responsabile nazionale di Msf, ha illustrato alla platea quanto viene fatto dal sodalizio a favore di chi praticamente non ha nulla e non è in grado di combattere anche la più banale delle affezioni patologiche.
Ovviamente le criticità delle violenza negli ospedali e sulle autoambulanze è stata al centro dell’attenzione soprattutto quando sono stati resi noti i dati di un sondaggio condotto tra gli operatori sanitari a cura dell’Ordine. Il 40% dei medici del Sannio ha affermato di aver subito violenza verbale, e il 2% violenza fisica. Il Presidente Milano ha sottolineato: “Sono scarse le denunce presentate all’Autorità di Polizia da parte degli operatori saniari. E non possiamo non evidenziare che questa mancata attività di denuncia ci è stata fatta pesare quale concausa del mancato affievolirsi del gravissimo fenomeno. Bisogna denunciare anche l’aggressione soltanto verbale: non è più tollerabile questa situazione”.
Presenti alla Festa il sindaco di Benevento Clemente Mastella, il senatore di Fratelli d’Italia Domenico Matera e i consiglieri regionali Mino Mortaruolo e Luigi Abbate.
Quest’ultimo, prendendo la parola essendo anche medico di base, ha voluto stigmatizzare la freddezza che ormai accompagna la figura e l’opera del medico che, a suo giudizio, sarebbe stata testimoniata da chi era assente: “i medici sono passati da eroi a messi in disparte. E’ grave oggi non essere qui” Il consigliere regionale ha voluto poi sottolineare il grande lavoro svolto dai suoi colleghi nel corso dei quaranta anni di servizio.
Sulla situazione del medico che vive oggi nella società il consigliere Abbate ha accusato: “Viviamo una disgregazione al diritto alla salute. L’ empatia che c’era prima con il medico è venuto purtroppo a mancare. Bisogna arrabbiarsi e farsi sentire”.
Il sindaco di Benevento nel suo indirizzo di saluto ha sottolineato: “La dedizione al prossimo è esemplare di questi professionisti. La sanità purtroppo non vive un bel momento. Le liste d’attesa sono molto lunghe e purtroppo non si riescono a smaltire nonostante gli sforzi tra Governo e Regione Campania”.
E’ toccato poi al Presidente dell’Ordine Milano effettuare la relazione centrale della Festa ed ha commentato: “E’ una giornata bellissima. Un ponte tra chi ha attraversato un lungo cammino a chi ha l’entusiasmo di affacciarsi per la prima volta a questa professione”.
Sulla violenza nei confronti degli operatori sanitari nei nosocomi, Milano ha ammesso: “Non ci sono ricette. E’ un problema sociale non individuale. La violenza in Italia ha raggiunto percentuali importanti oltre il 33%. Non è solo violenza fisica ma anche verbale e morale. La sicurezza degli operatori sanitari è fondamentale per le sicurezza delle cure. Un’operatore sanitario deve essere sereno lucido e come può farlo se minacciato”.
Il presidente quindi ha spiegato come la professione del medico stia vivendo un momento assai complesso: “Il periodo più critico della sua storia forse è questo. Dalla carenza del personale al definaziamento degli ultimi 15 anni derivano precise conseguenze: la sanità pubblica ha perso 27 miliardi di euro 10 mila posti letto, inoltre sono stati e chiusi 70 struttura ospedaliere in Italia”. Successivamente protagonisti poi i giovani medici laureati nel 2024 con il solenne giuramento di Ippocrate.