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E’ stata Lucia Esposito con il suo romanzo “Sorelle spaiate” (Giunti) a vincere la prima edizione del “Premio Scrivere Campano”, dedicato alle prime opere di scrittori nati in Campania e nato nell’ambito del ventennale festival letterario “Capua il Luogo della Lingua” diretto da Giuseppe Bellone, legato al Museo Campano che, con la sua biblioteca da 70 mila volumi, si attesta tra le più prestigiose del Mezzogiorno. A consegnare il premio, decretato dalla giuria popolare dei lettori afferenti a nove librerie del territorio, è stato il testimonial del premio Maurizio De Giovanni, scrittore tra i più amati in Italia e che venti anni fa presentò il suo primo romanzo proprio al Capua il Luogo della Lingua festival. E prima della premiazione De Giovanni ha presentato il suo nuovo romanzo “L’antico amore” (Mondadori), in dialogo con la giornalista Mariamichela Formisano e la professoressa Ornella Antico del Liceo “Luigi Garofano” di Capua che, grazie alla dirigente Maria Chiara Menditto e alla referente del progetto lettura professoressa Rosa Natale, hanno avuto parte attiva con domande degli studenti allo scrittore omaggiato anche di letture del poeta Catullo su musiche di violino e pianoforte a cura degli studenti della sezione musicale del Liceo. “Non mi aspettavo di risultare la vincitrice tra le opere prime in concorso, a mio avviso tutte bellissime – ha commentato Lucia Esposito, nata a Napoli ma da anni a Milano dove è responsabile della sezione Cultura per il quotidiano Libero – Una emozione che dedico alla vita che mi ha consegnato un riconoscimento dedicato alla scrittura Campana avvicinandomi alle radici dalle quali mi allontanai tanti anni fa per inseguire il sogno di vivere di scrittura diventando una giornalista”. 

Dopo i saluti istituzionali di Gianni Solino, direttore del Museo Campano e promotore del Premio, e Vincenzo Corcione, assessore alla Cultura del Comune di Capua, l’ideatore del premio Giuseppe Bellone ha rimarcato: “Il Premio Scrivere Campano”, legato al Museo Campano, luogo di straordinario valore storico e culturale, rappresenta un’estensione naturale del progetto culturale del festival, riconosciuto dal Centro per il Libro e la Lettura come iniziativa d’eccellenza nell’ambito della campagna nazionale “Il Maggio dei Libri” e sostenuto dal Patto per la Lettura del Comune di Capua”. Gli altri romanzi, selezionati dalla giuria tecnica del premio tra le tante opere prime di scrittori campani pubblicate da case editrici nazionali, sono stati “L’amore assaje” (Mondadori) di Francesca Maria Benvenuto, “La stagione” (Bompiani) di Marco Raio e “Gli stupidi e i furfanti” (Baldini+Castoli) di Salvatore Toscano.

A tutti i finalisti è andata una “Mater Parade” dell’artista Roberto Branco, creazioni esclusive ispirate alla collezione delle Matres Matutae del Museo Campano. Il dialogo tra gli scrittori finalisti e la referente del premio Alessia Aulicino ha anticipato la proclamazione del vincitore e la consegna di una penna esclusiva firmata Marlene Pens, sponsor del Premio, consegnata dal presidente Mario Esposito. In prima fila il presidente della BCC “Terra di Lavoro” Roberto Ricciardi che, insieme alla referente della comunicazione di Federcasse Norma Zito, ha rimarcato il sostegno al festival da parte di una Banca diversa e vicina a tutta la comunità. E domani, sabato 10 maggio, al festival si consegnerà il Premio Placito Capuano 2025 al linguista Giuseppe Antonelli, docente ordinario di Storia della lingua italiana all’Università di Pavia e Direttore del Museo Multimediale della Lingua Italiana. Protagonisti dell’incontro gli studenti del Liceo “Salvatore Pizzi” di Capua diretto da Enrico Carafa che, con la professoressa Daniela De Rosa, cura la redazione giornalistica del Capua il Luogo della Lingua festival.