Vertice Nato per la sicurezza nel Mediterraneo, scatta la protesta a Napoli. Pacifisti, rete Pro Palestina, centri sociali, movimenti antagonisti. Una galassia di sigle è pronta a mobilitarsi contro la riunione dell’Alleanza atlantica, in programma il 26 e 27 maggio in città. La manifestazione è indetta il 26 maggio (ore 16.30), in piazza del Gesù. In vista dell’appuntamento, è in corso una serie di assemblee. E dopo quello del 6 maggio alla Federico II, stamattina un altro incontro pubblico è andato in scena a Materdei. Decine di attivisti si sono riunite in piazza Scipione Ammirato, in occasione della “Festa del friariello 2025”.
“L’indizione di un Summit “per la sicurezza del Mediterraneo”, allargato alle delegazioni di paesi quali Libia e Israele – hanno contestato -, è semplicemente un ossimoro“. Sotto accusa ci sono “i massacri di Israele a Gaza e in Cisgiordania e le bombe sganciate sul Medio Oriente”. A rendere la “situazione” dai “tratti ancor più grotteschi“, l’annuncio del governo israeliano del “piano di invasione e occupazione militare di Gaza”. Idem per “i lager libici”, ai quali l’Europa affida “la gestione dell’immigrazione”. L’appello è a scendere in piazza “per il disarmo come unica scelta giusta e razionale per il futuro dell’umanità”.
Al richiamo risponde anche anche il M.I.R. Italia, storico movimento internazionale per la pace e la nonviolenza. “Come nonviolenti ed ecopacifisti – spiega il presidente nazionale Ermete Ferraro – vogliamo riaffermare con forza che i 2500 anni di Napoli, Città di Pace e medaglia d’oro per la Resistenza, non devono essere ‘festeggiati’ facendo iniziare la tale celebrazione con l’assurdo ed inopportuno vertice di un’organizzazione militarista e guerrafondaia“. Il M.I.R aderisce quindi alle manifestazioni programmate, a partire dalla celebrazione della Giornata Mondiale dell’Obiezione di Coscienza il 15 maggio.