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Zootecnia nelle aree Interne – Analisi delle criticità’, questo il titolo del workshop moderato da Vittorio Vallone ed organizzato da Cia Campania che si è tenuto stamattina all’interno di CampaniAlleva 2025.

Vittorio Maddaloni, titolare di azienda zootecnica, ha affermato che c’è bisogno di una forte sburocratizzazione. Spetta quindi alla politica mettere in atto i servizi di base necessari per garantire in primis la permanenza della popolazione e poi la sopravvivenza delle attività agro-zootecniche, in un’ottica di presidio ambientale e sociale, favorendo anche percorsi di innovazione e di riorganizzazione, basati su modelli cooperativi. Serve quindi un lavoro di squadra e di sinergia ricordando come le produzioni agroalimentari rappresentano anche e soprattutto la base per avviare politiche serie di sviluppo del turismo rurale come risorsa per lo sviluppo ed il rilancio del comparto agroalimentare.

Poi è intervenuto Vincenzo De Lucia della Regione Campania ed ha spiegato che la Regione Campania è in prima fila per difendere gli imprenditori zootecnici con le numerose misure di finanziamento e di assistenza che già esistono e che usciranno. La zootecnia può avere un impatto positivo sul dissesto idrogeologico. In generale, un’agricoltura zootecnica ben gestita può contribuire alla stabilizzazione del suolo e alla mitigazione del rischio di frane, alluvioni ed erosione. Poi è stato evidenziato l’importanza del Sistema di Qualità Nazionale Zootecnia, un sistema che permette di definire specifici disciplinari di produzione, che superano le normative europee e nazionali, offrendo maggiore qualità e riconoscibilità ai consumatori. Una grande opportunità è la nuova Pac dove si punta su alcuni temi del settore zootecnico inerenti soprattutto al benessere animale. Inoltre è stato annunciato che per l’anno 2025, il periodo di osservazione per la zootecnia è dal 1° gennaio al 30 settembre. Questa modifica implica che il periodo di riferimento per la valutazione delle pratiche zootecniche sarà di 9 mesi, invece che l’intero anno solare. Nonostante la riduzione del periodo, il pagamento degli aiuti sarà riconosciuto per intero. Concludendo De Lucia ha sottolineato che le aree interne rappresentano un elemento fondante per la tenuta economica, sociale e ambientale, garantendo alle popolazioni locali la possibilità di un reddito adeguato e buone condizioni di vita e di lavoro e noi non faremo mai mancare aiuto e supporto.

A chiudere i lavori Carmine Fusco, Presidente CIA Benevento che si è soffermato sull’importanza del settore per le aree interne ricche di produzioni di pregio, caratterizzate da elevata tipicità. Le aree interne hanno i loro punti di forza, favorevoli al radicamento locale di sistemi produttivi agro-alimentari che vanno tutelati e valorizzati, dando loro continuità. Lancio da qui l’idea di istituire un consorzio sul Pecorino Dop Sannio, poiché abbiamo un prodotto di altissima qualità che ha bisogno di essere valorizzato per renderlo un prodotto sempre più appetibile ai crescenti mercati internazionali. Ci facciamo promotori di un tavolo tecnico per cominciare ad affrontare questa fondamentale iniziativa per i produttori sanniti.

La Cia sarà sempre al fianco delle aziende agricole territoriali perché la zootecnia riveste una grande importanza sociale, che fa evitare lo spopolamento dei piccoli borghi rurali.

Nella sede regionale della Cia organizzerò immediatamente un tavolo tecnico sul comparto della zootecnia con la Regione Campania ed i nostri tecnici, che sono il front office con le nostre aziende e questo soprattutto per evitare errori che portano al mancato finanziamento alle aziende da parte della Regione. Un tavolo per affrontare in modo permanente le problematiche del comparto.