Scontro sull’acqua pubblica, Sinistra Italiana si schiera con i movimenti. “SI Campania – afferma una nota – stigmatizza le frasi inutilmente offensive nei confronti di Padre Alex Zanotelli e del Movimento per l’Acqua pubblica pronunciate dal vicepresidente della Regione, Fulvio Bonavitacola, sul palco per le celebrazioni dei 140 anni dell’acquedotto di Napoli”. La vicenda è stata sollevata da Anteprima 24, nei giorni dell’aspro duello sulle aziende idriche. Da un lato i comitati civici, da tempo sul piede di guerra. Denunciano nuovi rischi di privatizzazione e lo ‘scippo’ del referendum 2011. Dall’altra le istituzioni locali, arroccate su nuovi modelli di governance, ma sempre smentendo le accuse.
L’attacco di Bonavitacola ha trovato immediata risposta in Alex Zanotelli, anima carismatica del Coordinamento campano per l’acqua pubblica. Senza fare nomi, il vicepresidente della Regione ha bollato gli attivisti come crociati in cerca di medaglie, bocciando perché ‘ideologiche’ le loro lotte. “Sono frasi offensive – sostiene SI Campania -, perché cercano di gettare discredito su una persona e un movimento che da decenni difendono l’acqua, bene primario senza il quale la vita è impossibile, dall’attacco del mercato e delle sue logiche predatorie che sono all’origine di guerre e disuguaglianze“. Secondo Sinistra Italiana, “è evidente che chi le ha pronunciate non riesce a concepire in alcun modo una politica che sia servizio, soprattutto verso i cittadini più fragili, e non arrogante esercizio di potere“. E inoltre “sono parole inutili perché Padre Alex Zanotelli e i Movimenti per l’Acqua Pubblica non si fermano, a maggior ragione in un momento in cui si cerca di smantellare il modello ABC- Acqua Bene Comune, frutto di un Referendum votato da 27 milioni di italiani, e modello principe in Italia”.
Una difesa dei comitati senza se e senza ma, quella della segreteria regionale di SI, guidata da Tonino Scala (nella foto). Nel suo contrattacco, Sinistra Italiana replica alla Regione. Ma non risparmia nemmeno Palazzo San Giacomo, alle prese con le modifiche allo statuto della partecipata Abc. “Il vicepresidente della Regione Campania, come i vertici del Comune di Napoli – spiega la nota -, continuano a ripetere che la forma societaria di gestione delle risorse idriche è ‘ininfluente’ laddove vi sia la volontà di mantenere la proprietà pubblica”. Questa posizione, tuttavia, non persuade SI Campania. “Non c’è peggiore bugia – dichiara il partito – che cercare di ingannare i cittadini facendo finta che una scelta quale quella tra Azienda Speciale e Società per Azioni non sia importante per la salvaguardia del bene acqua, il bene più prezioso, la fonte della vita“. Un tema di cui si parlerà presto, mentre taluni paventano un’estate di siccità.
(Foto Tonino Scala – Facebook)