«I nostri figli non devono rimanere un numero di fascicolo dimenticato». È con queste parole che Nunzia Covelli, mamma di Ciro Modugno, ragazzo di 15 anni che il 10 ottobre del 2021 perse la vita in un incidente stradale, annuncia la nascita dell’associazione “Angeli della strada”. Inaugurata domenica 18 maggio a Piazza Villa (QUI IL VIDEO: https://www.youtube.com/watch?v=P7cZ1YZqP-Q), l’associazione punta a sostenere tutte quelle famiglie che hanno perso i loro cari a causa di incidenti; a sostenere mamme che ancora lottano per dare giustizia ai loro figli. Ma non solo, la promessa dell’associazione è coinvolgere soprattutto i giovani attraverso attività dedicate e campagne di sensibilizzazione per la sicurezza stradale.
A gridare l’appello di Nunzia, anche le altre associate, tutte mamme di ragazzi e ragazze volati via troppo presto: le referenti di Catania, Sara Anicito mamma di Roberto Battaglia, (venuto a mancare il 17 novembre 2018 a 17 anni) e Mery Ferrara mamma di Antonio Cantale (venuto a mancare il 7 marzo 2023 a 17 anni); Rosa D’Aniello mamma di Rita De Chiara (venuta a mancare il 25 luglio 2021 a 19 anni); Paola Corvino mamma di Giovanna Vettoliere (venuta a mancare il 17 gennaio 2023 a 21 anni). «Insieme lotteremo per dire ‘stop’ alle tragedie stradali – ha detto la presidente di “Angeli della strada”, Nunzia Covelli –. Insieme faremo rivivere i nostri figli, faremo battere il loro cuore attraverso il nostro. Noi vogliamo solo dare amore e fare del bene per la società, ciò che i nostri figli non possono più dare. Trasformare l’odio in amore e le lacrime in sorrisi, questo è il nostro motto e la nostra missione».
All’evento presenti molti concittadini e anche il sindaco Ottavio Corvino, che ha abbracciato la mission delle mamme, sottolineando che molti sono i progetti in campo in materia di sicurezza stradale: «Sono davvero felice che sia nata quest’associazione, la quale potrà darci dei consigli, affinché altri ragazzi non perdano la vita per incidenti stradali. A breve attueremo un piano traffico che diminuirà la pericolosità; installeremo dei dissuasori e nel caso anche degli autovelox affinché i ragazzi capiscano che bisogna andar piano, soprattutto in città».