Potrebbero essere accomunate dallo stesso destino Brescia e Trapani, entrambe costrette a fare i conti con l’acquisto di crediti di imposta da una società milanese che poi si sarebbero rivelati inesistenti, anche se le indagini sono solo all’inizio. Il club del presidente Antonini nei giorni scorsi si è autodenunciato (LEGGI QUI) rivelando di essersi rivolto alla stessa società del Brescia e di ritenersi vittima di una truffa. La differenza tra le due situazioni, però, riguarda l’utilizzo di tali crediti (700mila euro) perché il club siciliano li ha adoperati per ottemperare in parte alle scadenze del 16 aprile, motivo per il quale una eventuale sanzione sarà scontata nel prossimo torneo. Ipotesi differente per il Brescia che in B si è avvalso di quelle somme per fare fronte alle scadenze di febbraio, da qui il possibile -4 sulla classifica del torneo in corso e il conseguente stop cautelativo ai playout.
Una volta chiuse le indagini, il Trapani potrebbe essere deferito scontando gli eventuali punti di penalizzazione nel torneo 2025-26. Siamo solo agli inizi ma l’estate del calcio di terza serie già si preannuncia infuocata il presidente Antonini ha già promesso battaglia per dimostrare la liceità della condotta del club ritenuto parte lesa.