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Due imprenditori napoletani titolari di una società immobiliare hanno pagato 100.000 € per il rilascio di un permesso a costruire in assenza del necessario piano di lottizzazione al sindaco di Santa Marina,  Giovanni Fortunato. L’importo è stato ricevuto dal primo cittadino per il tramite del tecnico incaricato dai due imprenditori napoletani della progettazione di alcuni fabbricati. È  questa l’accusa che secondo le indagini della procura di Lagonegro ha portato la Guardia di Finanza di Salerno e i carabinieri ad arrestare, restringendo ai domiciliari,  il primo cittadino del Comune di Santa Marina e un imprenditore 60 enne per il reato di corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio. Le indagini hanno complessivamente fatto emergere l’esistenza di un sistema di gestione della cosa pubblica orientata al perseguimento di interessi privati- si legge nell’ordinanza firmata dal procuratore della Repubblica Gianluca Grippo.

Già nel 2023 attraverso testimonianze, intercettazioni, analisi di dispositivi elettronici e perquisizioni era emersa una serie di episodi che avevano coinvolto il sindaco del Comune di Santa Marina,  diversi professionisti e alcuni imprenditori intenzionati a sviluppare nel territorio del comune che si affaccia sul Golfo di Policastro  iniziative immobiliari. In quella circostanza fu sequestrato denaro contante per un importo superiore 160.000 Euro. In  generale anche nel corso di accertamenti che hanno condotto a svariati sequestri di opere per reati in materia edilizia, sarebbe emerso che il sindaco non limitandosi a svolgere le sue funzioni di indirizzo politico si sarebbe ingerito in maniera sistematica nell’attività degli uffici comunali, condizionandone l’operato per decidere a beneficio di quali imprenditori rilasciare i titoli abilitativi a costruire. Il primo cittadino, sempre secondo le accuse, avrebbe anche indirizzato gli imprenditori ad avvalersi di prestazioni professionali di tecnici che erano comunque riconducibili a lui in modo tale da poter trarne altri denaro e altre utilità. Non è la prima volta che Giovanni Fortunato, ingegnere, 58 anni,  viene coinvolto in un’inchiesta. In precedenza la sua posizione fu archiviata. Dopo un periodo in Fratelli d’Italia,( Il suo piccolo Comune ospitò anche un’importante convention con esponenti nazionali, quando divenne consigliere regionale) il sindaco aveva poi aderito a Forza Italia.