Il consiglio comunale di Napoli ha approvato a maggioranza la mozione in favore del popolo palestinese, e per il riconoscimento della Palestina quale Stato democratico e sovrano. A seguire l’approvazione un minuto di applausi dell’aula, tra lo sventolio di bandiere della comunità palestinese. La presidente del Consiglio comunale, Enza Amato, ha ringraziato i consiglieri “per essere dalla parte giusta“. L’ok è arrivato con l’astensione dei consiglieri di Forza Italia, assenti invece Lega e Fratelli d’Italia.
Ma alla Sala dei Baroni, a suscitare qualche malumore sono stati i larghi vuoti tra i banchi della giunta. A partire dal forfait del sindaco Manfredi. “Umiliante” definisce la circostanza Rosario Andreozzi di Avs, promotore della mozione. “Mi sarei aspettato che il sindaco ci fosse – aggiunge -, le assenze sono posizioni”. Critiche condivise da Pasquale Sannino (Insieme Per Napoli Mediterranea), per il quale oggi ci “sarebbe dovuto essere un consiglio quasi solenne“, con la “partecipazione della giunta intera”. Eppure, alla mozione c’era il parere favorevole di Palazzo San Giacomo, dopo le polemiche sul caso della Taverna Santa Chiara. Ma la presenza di soli due assessori è eloquente. Tuttavia in aula non mancano accenni di commozione, durante gli interventi. La parola genocidio risuona più volte. Gennaro Esposito (Azione) denuncia “l’olocausto del popolo palestinese”, mettendo in conto che sull’espressione “gli israeliani si incazzeranno molto”.
La mozione prevede ben 12 punti. Impegna l’amministrazione a rappresentare una serie di richieste al governo nazionale. E mentre in consiglio passava il documento, all’esterno manifestava la rete di attivisti pro Palestina. Al sindaco chiedono un’ordinanza di divieto di scarico e carico di armi nel porto di Napoli, e di attracco per navi che ne trasportino verso Israele. Dal consiglio comunale, inoltre, si invoca un ordine del giorno per lo stop agli accordi di cooperazione con lo stato israeliano, e a quelli per l’acquisto di strumenti di cyber security. Anche quest’atto, come quello appena approvato, dovrebbe attivare il Comune di Napoli presso governo e parlamento.
(Foto frame Comune di Napoli – Youtube)