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Venerdì 23 maggio 2025. Napoli si sveglia con un solo pensiero: novanta minuti per tornare a essere Campione d’Italia.

La città è sospesa tra speranza e tensione. Trattiene il fiato, incerta ma fiduciosa, nell’attesa di un verdetto che può riscrivere la storia. È l’ultima giornata di campionato. Il Napoli ha un solo punto di vantaggio sull’Inter. Basta una vittoria. Solo novanta minuti per salire di nuovo sul tetto d’Italia. È una giornata che vale una stagione. Forse una vita.

Fuorigrotta, ore 10.00: il cuore della città comincia a battere forte.

Noi ci siamo dalla mattina, immersi nell’attesa. Siamo fuori allo stadio Maradona e lo sentiamo pulsare, già ore prima del calcio d’inizio. Migliaia di persone si radunano attorno all’impianto di Fuorigrotta. Molti non hanno il biglietto, ma hanno qualcosa di più grande: la fede. La speranza. La voglia di esserci. Le loro facce raccontano più delle parole. Qualcuno non riesce a parlare, altri ridono per non piangere. Tutti, però, sono uniti dalla stessa speranza: tornare a vincere.

Il Maradona si riempie, dentro e fuori.

Le ore scorrono e l’attesa si trasforma in febbre. Fuorigrotta è un fiume azzurro. Cori, bandiere, mani tese, occhi lucidi. Gli spalti si riempiono, ma anche fuori è tutto esaurito. Arriva il pullman del Napoli. Scortato dalla folla. Lentamente si apre un varco tra i tifosi, che gridano, applaudono, battono le mani sulle fiancate. Dentro ci sono gli uomini di Antonio Conte, quelli chiamati a scrivere la storia.

Ore 20.45, il fischio d’inizio: Napoli-Cagliari può cominciare.

Quando il fischio d’inizio rompe il silenzio, Napoli trattiene il fiato. Ogni azione è un battito mancato, ogni occasione è un sussulto. E poi arriva la notizia da Como: l’Inter è passata in vantaggio. Il gelo. In un attimo, i volti si fanno cupi. Per venti minuti, i nerazzurri sono campioni. Lo Scudetto sembra scivolare via. Ma quasi allo scadere del primo tempo, arriva la svolta. Scott McTominay trova il gol. Fuorigrotta ruggisce. Il Napoli è di nuovo davanti. E ora sente lo Scudetto, lo vede, lo sfiora.

Secondo tempo: L’ansia, la tensione e poi la liberazione.

Il Cagliari resiste, il tempo passa lento. Ma poi arriva lui: Romelu Lukaku. L’uomo di Antonio Conte. È il 2-0. È la fine della paura. È il momento in cui tutta Napoli capisce che sì, stavolta è fatta.

Il triplice fischio: esplode la festa

Al triplice fischio, comincia la festa. il Napoli è campione d’Italia. È la notte dello Scudetto. Da Fuorigrotta al Vomero. Da Piazza del Plebiscito a Mergellina. Da Scampia a Posillipo. Una città intera che diventa un’unica voce: Napoli Campione. Di nuovo. Again.

Questo è il racconto di una città che ci ha sempre creduto. Che ha sofferto. Che si è rialzata. Il racconto di un gruppo che ha scritto un’altra pagina immortale. Dei tifosi che hanno spinto, amato, sofferto, sognato. Il 23 maggio 2025. È il giorno in cui Napoli ha riscoperto la sua anima, il suo orgoglio, la sua forza.

Questo è il film dello Scudetto. Questo è il Napoli Campione d’Italia 2025. E questa, per sempre, è la sua gente.

VIDEO/ Napoli vede lo Scudetto: le voci dei tifosi dal Maradona