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Un’ovazione calorosa ha salutato, ieri sera, al Teatro Comunale di Benevento, la straordinaria esibizione di Sergio Cammariere, protagonista del penultimo appuntamento con la stagione artistica 2024/2025 dell’Accademia di Santa Sofia. Un evento che ha superato i confini del concerto, per farsi esperienza intima e profonda, un viaggio interiore nel tempo sospeso della musica pura. Con il progetto “Piano solo”, Cammariere ha offerto al pubblico la sua essenza artistica più autentica: un dialogo intenso tra uomo e strumento, senza filtri, senza artifici scenici, affidando al pianoforte la voce esclusiva del racconto. La sua musica, raffinata e stratificata, ha condotto la platea in un itinerario sonoro che ha saputo coniugare jazz e canzone d’autore, blues e suggestioni sudamericane, lirismo e introspezione, in un gioco armonico di contaminazioni che da sempre definisce la sua poetica.

Ad arricchire la serata due ospiti di eccezione, complici di un’intesa musicale palpabile: Giovanna Famulari, violoncellista e collaboratrice storica dell’artista, e Daniele Tittarelli, uno dei più apprezzati sassofonisti del panorama jazz italiano, al sax soprano. Il trio ha dato vita a un dialogo sonoro raffinato, denso di sfumature emotive e virtuosismi misurati, in un equilibrio perfetto tra improvvisazione e scrittura. Il concerto ha incluso brani iconici del repertorio di Cammariere – tra cui l’intramontabile “Tutto quello che un uomo”, Premio della Critica a Sanremo 2003 – accanto a composizioni più recenti, nate dalla collaborazione con Roberto Kunstler, autore dei testi più intensi del cantautore calabrese. Come da tradizione dell’Accademia di Santa Sofia, la serata è stata preceduta da un preludio culturale, curato da Antonella Tartaglia Polcini, professoressa ordinaria di Diritto civile e assessore alla Cultura del Comune di Benevento, che ha proposto una riflessione dal titolo “Dissonanze e armonie negoziali”. “L’armonia musicale realizzata attraverso accordi – ha spiegato Tartaglia Polcini – è metafora del più antico dei metodi di composizione della pluralità e della diversità degli interessi: l’arte della negoziazione. Un valore oggi quanto mai attuale per il recupero di una cultura delle relazioni umane e sociali”.

L’evento si inserisce nel ricco calendario della stagione dell’Accademia di Santa Sofia, che si avvia alla conclusione, e che anche quest’anno si è distinta per la capacità di intrecciare linguaggi, stili e discipline, in un progetto artistico e culturale di alto profilo. La direzione artistica è affidata a Marcella Parziale e Filippo Zigante, con la consulenza scientifica di Aglaia McClintock, in collaborazione con l’Università degli Studi del Sannio e il Conservatorio “Nicola Sala” di Benevento. Ultimo appuntamento in cartellone lunedì 9 giugno alle ore 20, sempre al Teatro Comunale di Benevento, con un altro protagonista della scena internazionale: Alexander Lonquich, che chiuderà la stagione con la poesia del suo pianoforte.