Tempo di lettura: 2 minuti

Un momento composto, silenzioso, dal forte valore simbolico. Per la Palestina. Stesi su un lenzuolo bianco  a simbolo di quei morti – 50mila, che piange Gaza, tra cui anche bambini. 

Quello che si è svolto ieri nella città di Avellino nei pressi di Prefettura e Pizza Libertà in contemporanea in tutta Italia  per chiedere in primis tre cose: lo stop ai bombardamenti, che entrino gli aiuti umanitari nella striscia di Gaza e che Hamas liberi gli ostaggi.
Qui non ci sono analisi storiche da fare o elucubrazioni varie: siamo di fronte a una popolazione massacrata da due criminali responsabili, vale a dire il governo di Benjamin Netanyahu, che non dobbiamo confondere con la grande storia di Israele, e Hamas, che usa gli strumenti in suo possesso per massacrare il popolo palestinese. Dobbiamo unire gli sforzi per far sì che ciò che resta dei valori di fondo su cui si poggia la convivenza umana impedisca lo sterminio di questa popolazione”.

Durante la silenziosa forma di protesta n c’erano slogan, né musica. Solo corpi fermi, come pietre in attesa.
In città e in provincia poi, le lenzuala bianche sono state stese anche sui balconi come sudari a cielo aperto per ricordare i civili innocenti colpiti dal conflitto.

Al Comune di Contrada anche la sede comunale esibisce un lenzuolo bianco, segno concreto di partecipazione istituzionale e umana.
«È un piccolo atto di presa di coscienza – dichiarano dall’amministrazione – di fronte a un dramma insensato e ingiustificato che sta colpendo migliaia di vite. Un silenzio totale sarebbe complicità”.