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Nel cuore di Avellino, tra le pietre silenziose di via Matteotti e l’eco discreta delle fanfare, si è celebrato il 79° anniversario della Repubblica Italiana. Un rito civile che ogni anno si rinnova, carico di memoria e speranza, sotto lo sguardo attento della Prefettura, custode dell’unità e della presenza dello Stato nei territori. Presenti le autorità civili, politiche e militari, insieme a rappresentanti delle istituzioni scolastiche e a numerosi cittadini, a testimonianza di una partecipazione collettiva che, almeno per un giorno, ricompone il senso di appartenenza alla Repubblica.

La giornata è iniziata con la deposizione della corona d’alloro al Monumento ai Caduti: un gesto antico e solenne, che unisce le generazioni nel ricordo di chi ha donato la vita per un Paese libero e democratico. Dopo l’omaggio, il Vescovo di Avellino, Monsignor Arturo Aiello, ha letto un passo di profonda intensità spirituale per ricordare le vittime di tutte le guerre e riaffermare il valore della pace come cammino di riconciliazione e umanità.

A margine delle celebrazioni, il Prefetto Rossana Riflesso ha offerto una riflessione intensa, intrecciando la ricorrenza storica con i temi più profondi dell’attualità. “Come ha detto il Presidente Mattarella, oggi è un giorno in cui ricordiamo la pace – ha dichiarato – una pace che spero possa essere raggiunta presto in tutto il mondo”. Ha poi condannato le recenti dichiarazioni offensive rivolte al Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, esprimendo piena solidarietà: “Si è trattato di espressioni gravi e vergognose, perché hanno coinvolto anche i figli, che non dovrebbero mai essere oggetto di attacchi o strumentalizzazioni. Al Ministro Piantedosi va la mia piena vicinanza, come anche alla Presidente Meloni e al Ministro Salvini, anch’essi destinatari di parole ingiustificabili”.

“Oggi celebriamo i 79 anni della nostra Repubblica – ha scritto il sindaco Laura Nargi in un messaggio pubblicato sui social – È un giorno di festa per tutte e tutti noi. Il 2 giugno ci ricorda che siamo parte di una storia comune, fondata sui valori della Costituzione, della partecipazione e dell’unità nazionale”. A concludere la cerimonia, la calata della Bandiera Italiana lungo la parete del Palazzo di Governo, sulle note solenni dell’Inno di Mameli. L’emozionante momento è stato eseguito dai Vigili del Fuoco di Avellino e dal Soccorso Alpino della Guardia di Finanza, ricevendo un lungo e caloroso applauso dai presenti.