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Il Teatro Romano di Benevento si conferma, anche quest’anno, uno dei luoghi simbolo della cultura italiana ospitando l’annuncio della cinquina finalista del Premio Strega 2025, uno dei riconoscimenti letterari più prestigiosi del Paese. La cerimonia, svoltasi davanti a un pubblico partecipe e attento, ha consacrato i cinque titoli che si contenderanno la vittoria nella serata finale prevista il prossimo 3 luglio a Roma.

A guidare la cinquina è Andrea Bajani con L’anniversario (Feltrinelli), già vincitore del Premio Strega Giovani, che ha ottenuto 280 voti. Lo seguono Nadia Terranova con Quello che so di te (Guanda, 226 voti), Elisabetta Rasy con Perduto è questo mare (Rizzoli, 205 voti), Paolo Nori con Chiudo la porta e urlo (Mondadori, 180 voti) e Michele Ruol con Inventario di quel che resta dopo che la foresta brucia (TerraRossa, 180 voti).

Durante la serata, il sindaco di Benevento Clemente Mastella ha sottolineato il valore culturale dell’evento: “Il bilancio sulle attività culturali della città devono farlo le persone, i cittadini, e chi viene da fuori”. Ha poi aggiunto un pensiero sui conflitti in corso: “In un mondo in cui la guerra stravolge la vita dei bambini, come a Gaza o in Ucraina, dispiace che in luoghi di grandi religioni non si riesca a costruire anelli di pace duraturi. Non siamo antisemiti, ma non ci piace il governo che c’è là”. 

Tra le protagoniste della serata anche Donatella Di Pietrantonio, vincitrice della scorsa edizione e attuale presidente di giuria. Ancora emozionata per il percorso intrapreso, ha raccontato: “È stato un anno magico, stregato, bellissimo e anche faticoso. Ci vuole un fisico bestiale dopo lo Strega: io non lo avevo, me lo sono inventato”. La scrittrice ha ricordato i suoi inizi: “Scrivevo la mattina dalle 5, poi andavo a lavorare come dentista pediatrica. Ora posso finalmente dedicarmi alla scrittura con più tempo e meno fatica”.

A rendere la serata ancora più coinvolgente è stata l’iniziativa “Toto Strega”, promossa dalla Fondazione Bellonci, che ha visto centinaia di lettori impegnati a prevedere la cinquina finalista. “Solo un partecipante su mille ha indovinato la sequenza esatta”, ha rivelato, direttore della Fondazione.

Alberto Foschini, membro del comitato di selezione, ha spiegato la complessità del lavoro svolto: “Quest’anno sono arrivati 81 libri. È molto oneroso selezionare: richiede una lettura ponderosa, ma il giudizio è spesso condiviso”.
Un focus importante è stato posto anche sul coinvolgimento dei più giovani: Gabriella Castelletti ha ricordato l’impegno della Fondazione con le scuole: “Siamo passati da 20 a circa 100 scuole coinvolte, con la partecipazione di circa mille ragazzi. E la lettura che ne emerge è sempre profonda e attenta”.

Presenti alla serata anche i tre presidenti del comitato direttivo: Giuseppe D’Avino di Strega Alberti, Melania Mazzucco, vincitrice del premio nel 2003, e Giovanni Solimene. Mazzucco ha commentato: “La letteratura, a volte, riesce davvero a creare un immaginario nuovo, forte, anche attraverso storie molto dolorose”.

A suggellare l’evento la presenza da contrappunto al presentatore Stefano Coletta di Simon & the Stars, che ha portato un tocco di astrologia in una serata già ricca di suggestioni culturali e letterarie. 

Premio Strega 2025, annunciata la cinquina: Bajani il favorito