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Dopo i primi preoccupanti risultati delle analisi condotte dall‘Arpac a seguito dell’incendio divampato domenica primo giugno nell’area dell’ex campo profughi di Capua (Caserta), che avevano evidenziato valori nell’aria di diossine e sostanze tossiche superiori ai limiti di riferimento, la situazione è tornata oggi nell’ambito dei valori di legge. Lo certifica sempre l’Arpac, che dopo un ulteriore campionamento svolto il 2 e 3 giugno (il primo fu svolto immediatamente dopo il rogo già la sera del primo giugno) ha accertato che “la somma delle concentrazioni di diossine, furani e policlorobifenili dispersi in aria nei pressi del luogo dell’incendio è risultata inferiore al valore utilizzato dalla comunità scientifica come riferimento”.