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Voi siete la speranza”. Con queste parole sono state consegnate a studenti campani questa mattina le dieci borse di studio della quarta edizione del Premio voluto dal professore Carlo Mazzone dell’Istituto “Giovanni Battista Bosco Lucarelli” di Viale San Lorenzo Benevento. La Borsa di Studio “Carlo Mazzone Global Teacher Prize”  con consegna di assegni da 400 euro ciascuno, accompagnata da una pergamena, premia gli studenti non solo per i meriti acquisiti nelle aule e nei laboratori e sui libri, ma soprattutto per l’approccio avuto con il mondo scolastico e per il loro impegno nella vita sociale. E’ peraltro evidente il significato valoriale del premio che vuole rappresentare il volano per futuri traguardi nella vita.  

A ritirarlo ragazzi dell’istituto di Cava de’ Tirreni, di Calvano, di Maddaloni, dell’Istituto Fermi di Montesarchio, del Carafa Giustiniani di Cerreto Sannita, del Liceo Guacci, del Liceo Rummo e dell’Istituto Galilei di Benevento.

Il padrone di casa, il dirigente scolastico Giovanni Marro, ha sottolineato come essere uno studente meritevole non significa portare a casa un dieci, significa mettere a disposizione degli altri la propria cultura, il proprio sapere: “Puntiamo sul merito, questo è il motivo della borsa di studio. Questo evento è gratificante per tutti noi”.

Il docente dell’Università del Sannio Ennio Cavuoto ha ricordato: “E’ fondamentale la formazione, la ricerca e tutte quelle iniziative come quella che organizza il professore Mazzone che mira a quest’orizzonte”. Un appello ai giovani vincitori: “Continuate ad incurosirvi. Questa è l’unica strada per intraprendere il mondo del lavoro”.

Il consigliere comunale Alboino Greco, salutando i ragazzi, ha sottolineato: “C’è bisogno di rispetto, integrazione, condivisione e sentirsi membri di una comunità”.

Il professore Carlo Mazzone ha spiegato: “Noi abbiamo il compito di istruire e motivare, dobbiamo ispirare questi ragazzi prima di formarli. Dobbiamo far capir loro che devono inseguire la bellezza straordinaria dello studio. Dico grazie a tutti i ragazzi che ho incontrato in questi venti anni e grazie a chi oggi è qui e mi ha ispirato“.