Obiettivo T, Teatro Studio, Campania Teatro Festival, Scuola Studio, progetto TOCC e molto altro. Dal 1987 la Compagnia Stabile Solot di Benevento è un presidio culturale attivo, capace di coniugare dedizione, passione e competenza. Un lavoro costante che ha trasformato il Mulino Pacifico in un centro vitale di produzione teatrale, formazione e innovazione.
Questa mattina, presso il Teatro Mulino Pacifico, si è tenuta una conferenza stampa – moderata da Annalisa Ucci – per tracciare un bilancio sull’intera stagione teatrale, con un focus particolare sui risultati ottenuti grazie al progetto finanziato dall’Unione Europea – Next Generation EU, nell’ambito del PNRR. Progetto con una forte attenzione alla sensibilizzazione del pubblico verso comportamenti più responsabili nei confronti dell’ambiente e del clima. Un percorso che ha visto la Solot impegnata in attività di formazione e sperimentazione culturale, e promozione della sostenibilità.
La convention è stata anche occasione per fare il punto sulla stagione teatrale ‘Obiettivo T’, appena conclusasi con grande successo e partecipazione: si è registrata una media di 100 spettatori per spettacolo. “Più gente ai nostri spettacoli che a votare per il referendum” ha sottolineato con sarcasmo Michelangelo Fetto.
Ora i direttori artistici Antonio Intorcia e lo stesso Fetto sono già al lavoro per costruire la prossima stagione, che si preannuncia ancora più ricca di iniziative.
Numerosi sono stati gli spettacoli, gli incontri e i laboratori che nell’ultimo anno hanno animato gli spazi del Teatro di via Appio Claudio, confermando il ruolo centrale della Compagnia nel panorama culturale del capoluogo sannita.
Durante l’incontro si è parlato anche del Green Festival ‘Racconti per Ricominciare’, appena conclusosi, in particolare dello spettacolo ‘Benvenuti, accomodatevi’ che ha ottenuto un’ottima partecipazione di pubblico nel corso delle sei rappresentazioni. Un pièce dal ritmo vorticoso interpretata magistralmente da tutti gli attori in scena, che nella trama ha rammentato un bellissimo film del 2011, in cui un pretesto svela le tensioni interne a due coppie che si confrontano in un incontro chiarificatore.
L’ultimo spettacolo della stagione è invece previsto per domenica 15 giugno, a cura di Viviana Altieri, e avrà per protagonisti i giovani allievi del Teatro Studio. “Sono molto fiera. Si stanno impegnando moltissimo. Non è scontato che ragazzi così giovani, soprattutto col caldo di questi giorni, affrontino con tanta dedizione un lavoro complesso come questo. Mi auguro che questo percorso continui al meglio” ha detto Altieri. Il gruppo è composto da 11 ragazze e un solo ragazzo, e ciò ha orientato la scelta del testo da portare in scena. “Sarà uno spettacolo corale e molto impegnativo: reciteranno, balleranno… Le ragazze interpreteranno varie fasi della vita, da bambine ad adulte. Il ragazzo darà vita ad una pluralità di figure maschili. Sarà davvero interessante”.
Grande soddisfazione è stata espressa anche per Solot Scuola, iniziativa dedicata agli studenti che hanno partecipato attivamente a spettacoli a sfondo educativo, e per l’iniziativa ‘Capsula del tempo’, tenutasi lo scorso novembre, durante la quale studenti e cittadini del territorio hanno lasciato messaggi destinati al futuro. La capsula sarà riaperta nel 2055, in occasione del 50° anniversario del binomio Mulino Pacifico–Solot, e i messaggi saranno consegnati ai destinatari indicati. Le chiavi della capsula sono custodite anche dagli amministratori comunali, consegnate nelle mani dell’assessora alla Cultura, Antonella Tartaglia Polcini.
“Stiamo vivendo un momento molto difficile, sia a livello cittadino che globale. Le attività culturali soffrono. Si investe in armi, mentre diminuiscono le risorse per sanità, sociale e cultura. Qui a Benevento la città si svuota sempre di più, i giovani se ne vanno. Noi ci battiamo come leoni, ma non basta. Le attività culturali vanno moltiplicate: serve consapevolezza, serve che la gente le sostenga e le faccia crescere. E il dibattito culturale dov’è finito?” ha dichiarato Fetto.
Al termine della conferenza è stato proiettato un estratto dei video cartoon realizzati nell’ambito del progetto TOCC. I lavori, realizzati con materiali di riciclo e poche risorse, hanno voluto dimostrare – come ha spiegato Intorcia – che “si può realizzare un prodotto audiovisivo anche con pochi mezzi, e questo è un messaggio importante per i giovani”.
“La nostra attività va inquadrata in uno spettro più ampio, come servizio alla città – ha concluso Fetto -. Il pubblico è la nostra linfa vitale: senza di esso, non potremmo esistere”.