“Con la presente, rendo noto di aver presentato ulteriore segnalazione nei confronti del Garante per la protezione dei dati personali e richiesta di emissione di vari provvedimenti disciplinari all’Ordine dei Giornalisti, sia regionale (Campania) sia nazionale, per condotte omissive gravissime protrattesi sin da settembre 2024. In questi dieci mesi, ho inviato numerose segnalazioni dettagliate a mezzo PEC, denunciando la sistematica violazione della mia privacy e la diffusione continua di dati personali e sensibili attraverso articoli pubblicati da numerose testate, contenuti lesivi, infondati e deontologicamente scorretti”. Lo scrive Maria Rosaria Boccia – l’imprenditrice campana ed ex collaboratrice di Sangiuliano – in una nota con cui chiede, tra l’altro “che le autorità competenti verifichino”.
“Questo silenzio istituzionale, di fronte a fatti così gravi – sottolinea – lede il mio diritto alla difesa, alla salute, alla dignità personale e alla sicurezza”.
Boccia annuncia poi di aver integrato “la querela già depositata nei mesi scorsi nei confronti del Sig. Gennaro Sangiuliano, per atti persecutori, aggravati dall’evidente influenza da lui esercitata su giornalisti e testate con cui intrattiene rapporti documentati e continui. Tali dinamiche – osserva – si sono concretizzate anche in data odierna, con la pubblicazione, su testate vicine al suddetto, di contenuti lesivi, non notificati alla sottoscritta e in aperta violazione del segreto investigativo/istruttorio”.
“A causa della gogna mediatica che perdura da agosto 2024 – scrive ancora Boccia – la mia vita privata è profondamente mutata: vivo segregata in casa, non potendo condurre una vita normale; il mio stato di salute è in continuo peggioramento a causa dello stress accumulato”.
“Questo silenzio istituzionale, di fronte a fatti così gravi – sottolinea – lede il mio diritto alla difesa, alla salute, alla dignità personale e alla sicurezza”.
Boccia annuncia poi di aver integrato “la querela già depositata nei mesi scorsi nei confronti del Sig. Gennaro Sangiuliano, per atti persecutori, aggravati dall’evidente influenza da lui esercitata su giornalisti e testate con cui intrattiene rapporti documentati e continui. Tali dinamiche – osserva – si sono concretizzate anche in data odierna, con la pubblicazione, su testate vicine al suddetto, di contenuti lesivi, non notificati alla sottoscritta e in aperta violazione del segreto investigativo/istruttorio”.
“A causa della gogna mediatica che perdura da agosto 2024 – scrive ancora Boccia – la mia vita privata è profondamente mutata: vivo segregata in casa, non potendo condurre una vita normale; il mio stato di salute è in continuo peggioramento a causa dello stress accumulato”.