Dopo tanto parlare, il pallone è tornato a rotolare. Ma, è tutto da rifare: la Salernitana perde il primo turno di playout in casa della Sampdoria. Ci si giocherà il tutto per tutto tra cinque giorni, esattamente venerdì 20 a casa propria. L’Arechi sicuramente si presenterà col vestito buono per incitare al massimo la propria squadra. Il risultato è di 2-0 per i blucerchiati, quasi centodue minuti di partita, due espulsioni ed una cifra imprecisata di ammoniti. L’approccio della squadra di Marino è sembrato troppo molle, nei primi venti minuti ha rischiato spesso lo svantaggio e soltanto grazie a qualche intervento del portiere ha mantenuto il risultato.
Sampdoria-Salernitana, il primo tempo: Meulensteen colpisce e batte Christiensen
Ritornare in campo dopo praticamente un mese è qualcosa di strano. Dall’ultima partita contro il Cittadella, è come se fosse passato il periodo adatto a fare un ritiro estivo.
L’inizio è stato tutto di marca blucerchiata. Dopo un primo tentativo su punizione calciato da Yepes, è Sibilli a spaventare la retroguardia granata con un destro dal limite che sfiora il palo. La Salernitana prova a reagire con una fiammata di Ruggeri sulla sinistra, che non trova però lo sbocco giusto. Gli uomini di Evani mantengono alto il ritmo e al 12’ vanno vicinissimi al vantaggio: “Sibilli ubriaca Ruggeri con una finta di corpo e calcia col sinistro, pallone a lato di un soffio”.
Nel giro di pochi minuti, altri due squilli: prima una spettacolare rovesciata di Depaoli, poi un tiro alle stelle di Hrustic dall’altra parte. Ma è la Sampdoria a costruire di più: al 25’ serve un intervento provvidenziale di Christensen per negare il gol ancora a Sibilli, mentre al 36’ Tongya si divora il possibile vantaggio dopo un gran dribbling su Riccio.
Il gol, nell’aria, arriva al 39’: calcio d’angolo dalla sinistra, Christensen smanaccia, Ferrari rimette dentro e Meulensteen, da due passi, svetta e insacca di testa. “È il giusto premio per un primo tempo dominato”, la sensazione che aleggia sul Ferraris, mentre Depaoli viene ammonito per eccesso di foga.
Sampdoria-Salernitana, il secondo tempo: Curto raddoppia, tanto nervosismo
La ripresa si apre con una Samp ancora padrona del campo. Depaoli chiama subito Christensen alla parata, mentre Cragno, protagonista silenzioso fin lì, è costretto a uscire per infortunio. Al suo posto entra Ghidotti, applauditissimo. La Salernitana prova a scuotersi, ma fatica a costruire azioni degne di nota. Hrustic spreca una punizione dal limite, Sibilli spara alto da posizione favorevole – anche se in offside – e i cambi di Marino non producono l’effetto sperato.
La Sampdoria invece sfrutta le occasioni: all’85’, da una punizione nasce una mischia in area, Curto approfitta del caos e insacca il 2-0. La rete chiude virtualmente il match e mette la parola fine sulle speranze granata, già ridotte al lumicino.
Nel recupero, la tensione si taglia con il coltello. Borini, entrato da poco, commette un intervento pericoloso su Lochoshvili: il VAR richiama Aureliano, che decide per il cartellino rosso diretto. Poco dopo è Stojanovic, da poco entrato, a rovinare la serata granata con un gesto folle: mani al volto di Ioannou e secondo rosso. Due espulsioni, poche idee e ancora meno tiri in porta: la fotografia perfetta di una squadra in evidente difficoltà.
Il 2-0 finale riflette l’inerzia del match: Salernitana mai realmente pericolosa, Sampdoria lucida e spietata.