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Chi l’avrebbe mai immaginato? Il cattivo di Spider-Man, il protagonista della miniserie di culto 22.11.63, il giovane gay di Milk e il regista poliedrico di tante pellicole è arrivato a Benevento. James Franco, star di Hollywood, ha fatto la sua apparizione al Bct – Festival Nazionale del Cinema e della Televisione.

Un arrivo con oltre mezz’ora di ritardo e un atteggiamento inizialmente un po’ schivo. Al photocall solo qualche scatto veloce con i fotografi e nessuna intervista con la stampa (almeno quella locale, ahimè). Raggiunta Piazza Roma, con il suo look casual – jeans e t-shirt bianchi, giacca di jeans e occhiali da sole scuri – Franco ha cambiato marcia. Sorridente, disponibile, cordiale, si è raccontato senza filtri e si è concesso al pubblico con genuinità.

Durante l’incontro ha dichiarato il suo amore per il cinema e per la letteratura: “Guardo tantissimi film, mi piace molto”. Ha ripercorso i momenti salienti della sua carriera, condividendo aneddoti dal set e spiegando il suo approccio ai ruoli: “Per ogni personaggio cerco sempre di immedesimarmi, di capire cosa c’è dietro, di scavare a fondo”.

Dopo ‘Squali’ e ‘Hey Joe’, Franco ha rivelato di essere in trattativa con altri registi italiani per nuovi progetti: “Sono felice di lavorare in Italia” ha detto. Non ha nascosto il desiderio di collaborare con Matteo Garrone: “È un regista visionario. Ho visto molti suoi film e mi è piaciuto molto ‘Io Capitano’. Lavorerei volentieri con lui”. 

L’attore statunitense ha anche riflettuto sulla propria evoluzione personale: “Quando ero giovane pensavo solo al lavoro in maniera ossessiva. Ero folle. Lavoravo di giorno su un set e la notte su un altro. Crescendo, ho trovato l’equilibrio e ho capito l’importanza di dedicare più tempo agli affetti”.

All’Harry Osborn della trilogia di Sam Raimi è stato consegnato il Noce d’oro alla Carriera, compito affidato a Elia Nuzzolo e Ludovica Barbarito, protagonisti della serie ‘Hanno ucciso l’uomo ragno – La leggendaria storia degli 883’.

Prima di lasciare la piazza, James ha voluto rompere ogni schema da star hollywoodiana: ha chiesto di poter scattare delle foto con il pubblico. Si è trattenuto a lungo tra selfie e autografi, lasciando Benevento con l’immagine di un ‘antidivo’ che, lontano dai riflettori e dalle riviste patinate, ha saputo conquistare tutti con semplicità e umanità.