Processo erariale sui maxi compensi ai portaborse del consiglio regionale, udienza rinviata al prossimo 23 ottobre. “Al fine di valutare l’eventuale proposizione della questione di legittimità costituzionale” spiega il presidente della sezione giurisdizionale della Corte dei Conti della Campania, Michele Oricchio. Il collegio accoglie la richiesta dei pubblici ministeri Davide Vitale e Mauro Senatore. Un’istanza a cui non si oppongono i difensori dei 17 citati a giudizio. Tra essi 7 consiglieri in carica e sei ex, tutti dell’ufficio di presidenza dell’aula. Con loro anche quattro alti dirigenti del Consiglio.
Vengono così confermate le indiscrezioni della vigilia. Nel mirino della Procura regionale c’è la norma approvata in Parlamento il mese scorso. Sull’emendamento al decreto P.A., i pm vogliono approfondire non solo la costituzionalità, ma anche l’impatto sul processo in corso. Nell’ufficio giudiziario circolerebbe infatti il sospetto di una norma ‘salva consiglieri’ della Campania. Una ratio però smentita dall’autore dell’emendamento, il deputato leghista Gianpiero Zinzi. Per lui, l’obiettivo sarebbe di sanare “un’ingiustizia nei confronti dei dipendenti regionali e dei componenti dell’Ufficio di diretta collaborazione del presidente del consiglio”, e di chiarire “che la norma sugli uffici di diretta collaborazione degli organi politici trova applicazione anche ai consigli regionali, come è logico che sia vista l’identità della funzione”.
Tuttavia la procura nutre dubbi perfino sulla rilevanza della norma, circa i fatti di danno in contestazione. I magistrati ritengono infatti che l’emendamento in questione non interverrebbe sul passato, quanto piuttosto garantirebbe il presente o addirittura il futuro, rispetto a possibili irregolarità legate al trattamento economico degli staffisti. Sull’interpretazione normativa si annuncia dunque uno scontro. Le difese, intanto, affilano le armi anche sulla questione di costituzionalità. Sul punto, a ottobre i legali dovrebbero chiedere ai giudici di costituire un contraddittorio in udienza.