In un’epoca spesso segnata da individualismo e distacco tra Istituzioni e cittadini, i Carabinieri continuano a rappresentare una presenza discreta, ma costante, fatta di azioni concrete e valori profondi. Non solo presidio di legalità, ma autentico presidio umano, capace di entrare in contatto diretto con la comunità anche attraverso piccoli gesti o momenti di confronto autentico. Due episodi recenti, accaduti nel beneventano, testimoniano chiaramente questo spirito.
Nel cuore della città di Benevento: un Carabiniere della locale Compagnia, libero dal servizio, ha rinvenuto per strada un borsello contenente documenti personali, carte di credito e una somma di denaro in contanti. Senza esitazione, il militare ha contattato il legittimo proprietario, restituendo quanto rinvenuto. Un gesto semplice, ma di grande valore etico, che ha profondamente colpito l’uomo che, ormai rassegnato, aveva perso le speranze di ritrovare i propri effetti personali.
Sicuramente in un mondo dove spesso si sente parlare solo di egoismo, ricevere una telefonata da chi ha trovato e custodito ciò che si era perso può e deve far ritrovare fiducia negli altri.
Il secondo episodio si è svolto nella suggestiva cornice dell’Oratorio “Casa di Padre Pio” a Pietrelcina. Qui, nell’ambito del campo estivo organizzato da Frà Daniele Moffa, il Maggiore Emanuele Grio, Comandante della Compagnia Carabinieri di Benevento, ha incontrato decine di ragazzi, regalando loro un momento di grande valore educativo.
L’Ufficiale insieme al Comandante della Stazione Luogotenente Enrico Maurizio Vernillo, ha parlato con linguaggio chiaro e diretto dei pericoli legati all’uso inconsapevole dei social network, dell’intelligenza artificiale, dei rischi della violenza domestica, dei reati a sfondo sessuale online, della ludopatia e delle dipendenze tecnologiche. Temi attuali e complessi, ma affrontati con sensibilità e competenza, suscitando nei ragazzi un forte coinvolgimento.
Sorprendente la partecipazione dei giovani: nonostante la pausa estiva, l’attenzione è rimasta alta per tutta la durata dei due incontri programmati, segno evidente di quanto sia importante, oggi più che mai, offrire spazi di dialogo reale e formativo. Le domande dei ragazzi sono state numerose e profonde, a testimonianza di una generazione che ha voglia di capire e di proteggersi, se opportunamente guidata e stimolata.
Due storie, due volti della stessa medaglia: da un lato la prontezza del singolo Carabiniere, dall’altro l’impegno educativo delle Istituzioni nel dialogo con le nuove generazioni. In entrambi i casi, a emergere è la missione più autentica dell’Arma: esserci sempre, anche fuori dal servizio, anche lontano dagli scenari più drammatici, con umanità, senso civico e responsabilità.
Il Comando Provinciale dei Carabinieri di Benevento continua così a tessere quotidianamente un legame solido con il territorio e con la sua gente. È nei piccoli gesti che si costruisce la fiducia, è nelle parole rivolte ai giovani che si semina il futuro.
Perché essere Carabiniere non significa solo far rispettare la legge, ma vivere una vocazione al servizio, costruire ponti tra le Istituzioni e la cittadinanza, e portare avanti un lavoro silenzioso, spesso lontano dai riflettori, ma essenziale per il tessuto sociale.