L’eleganza di una donna che film dopo film si è fatta strada dagli anni ’70 nei cuori degli italiani. Pacata e molto timida, ha sempre avuto bisogno di essere presa con estrema dolcezza per impedire che sui set si chiudesse a riccio. Ornella Muti, al secolo Francesca Rivelli, ha sempre tenuto separate la persona dal personaggio mostrando il minimo indispensabile di quella che è stata ed è la sua vita privata. ‘Voglio che i miei nipoti mi vedano solo come nonna e che non si confondano con Ornella’ dice categorica con cognizione di causa, ‘I miei figli hanno avuto problemi con il mio personaggio e non voglio che accada anche ai mie nipoti’.
In un mondo dove tutti mostrano tutto è bello trovare persone che sono anche personaggi che capiscono l’importanza della parola ‘privacy’ perché, quando si vuole apparire a tutti i costi si rischia di fingere ‘E giusta o sbagliata devo essere me senza dover sottostare al costante giudizio degli altri’. Ed è così che dovrebbe essere, perché senza un po’ di mistero che lascia trasparire solo il talento si rischia di non essere notati per il lavoro che si svolge con dedizione e bravura.
Una donna bellissima con una voce suadente che è stata in grado di interpretare ruoli di ogni sorta accanto a colleghe e colleghi altrettanto magnifici e diretta da registi del calibro di Mario Monicelli, Ettore Scola, Dino Risi e Marco Ferreri con cui non ci fu proprio amore a prima vista come ha raccontato.
La gente che ha affolato Piazza Santa Sofia ha scoperto con grande sorpresa di tutti che la protagonista della serata ritrova nei libri e nei film Fantasy un luogo sicuro dove rifugiarsi quando ha bisogno di conforto. Nessuno lo avrebbe mai detto vedendo la sua filmografia, che avrebbe anche potuto includere anche ‘James Bond: Never Say Never Again’, che Ornella vorrebbe recitare proprio in una saga Fantasy come quella di Harry Potter, e probabilmente sarebbe perfetta anche in questo ruolo.
Nella lunga carriera ripercorsa con Alessio Viola c’è un film che non molti conoscono e che non ebbe molto successo all’epoca dell’uscita ma che, a parer mio merita di essere visto perché surreale come pochi. Sto parlando di ‘Oscar, un fidanzato per due figlie’ che girò al fianco dell’immenso Sylvester Stallone e del Premio Oscar Marisa Tomei, dove interpreta la figlio del malavitoso Angelo ‘Snaps’ Provolone.
E così, anche questo BCT è volto al termine, in una serata di chiusura dove gli ospiti presenti hanno raccontato il cinema e la televisione italiana presente, passata e futura, partendo dalla versatilità di Adriano Gianni, per passare poi alla comicità dei The Jackal, raccontando di seguito i sanniti che si sono recentemente fatti spazio nel mondo del cinema e chiudendo con Ornella Muti, una delle attrici più celebri ed affascinanti di questo mondo.