Tempo di lettura: 3 minuti

Emozionante la Processione che si è svolta per le vie della città in memoria liturgica della Madonna delle Grazie, la co-patrona di Benevento. L’anno giubilare ha consentito, che in occasione dei festeggiamenti della Madonna delle Grazie,  la statua uscisse dalla Basilica  di via San Lorenzo per percorre Corso Garibaldi Viale Atlantici, via XXIV Maggio e quindi tornare nella sua sede. Il simulacro collocato, su un pick up, è stato accompagnato da tantissimi fedeli che non hanno mancato di testimoniare con la loro presenza la devozione alla Madonna Delle Grazie che resta un punto di riferimento ineludibile della religiosità beneventana e sannita. Un commosso Arcivescovo Felice Accrocca, che  ha seguito passo passo, tutti i momenti del viaggio per la città della Madonna  ha guidato la  Processione che ha avuto quest’anno una particolare intensità soprattutto perchè era anche il modo di supplicare un’ennesima grazia alla Madre di Gesu, quella della pace nelle aree più tormentate del mondo a cominciare da Gaza. Nonostante il caldo torrido, per una delle giornate in cui il termometro a Benevento ha raggiunto vette insostenibili tenendo anche dopo il tramonto del sole, quote  ben superiori alle medie stagionali, non è mancata oltre alla partecipazione popolare anche la presenza delle autorità e delle istituzioni a testimoniare il legame nella sua città nel suo complesso con la Madonna. Erano presenti  il il  vice sindaco Francesco De Pierro, l’assessore comunale Antonella Tartaglia Polcini., il Comandante dei Carabinieri della Compagnia Benevento Emanuele Grio, il Comandante della Polizia Municipale Giuseppe Vecchio. Hanno partecipato durante la funzione religiosa numerose associazioni di volontariato e religiose.

L’uscita della Madonna delle Grazie, evento raro nel contesto delle funzioni religiose in città era stato preceduto nella Basilica da una funzione religiosa. Forte il monito dell’Arcivescovo durante l’omelia. D’altronde i conflitti mondiali a Gaza ma anche in Ucraina non lasciano intravedere spiragli positivi. L’Arcivescovo ha detto: “Dio vuole che la vita fosse vissuta come una festa  e nella concordia. Questa unità però è resa anche da chi ha sete di affari e questo favorisce chi produce armi ed incentiva le guerre visto che poi quelle armi prodotte devono sparare. La festa, allora, rischia di interrompersi e di diventare tragedia”. Poi ha aggiunto: “Stiamo trasformando la Terra  in una pattumiera”. L’Arcivescovo ha poi esortato i fedeli: “Quante divisioni, tante piccole gelosie, che rovinano in pratica l’esistenza. Gesù non ci dice di coltivare pettegolezzi e scannarci per poche migliaia di euro. Gesù vorrebbe che la nostra vita fosse vissuta nella semplicità”. Dopo la funzione religiosa  c’è stata la discesa della Madonna accompagnato dal forte grido “Evviva Maria”. Successivamente le autorità presenti hanno baciato la Madonna prima di iniziare la Processione.