“Le tariffe applicate alla piscina dello Stadio Collana sono inaccettabili e totalmente scollegate dalle esigenze delle famiglie napoletane. Quindici euro per la libera balneazione senza alcuna riduzione prevista: né per minori, né per famiglie, né per chi versa in condizioni economiche difficili. È una politica dei costi antisociale, che esclude proprio chi cerca sollievo e inclusione in un servizio pubblico”. Così, in una nota congiunta, Severino Nappi, capogruppo della Lega in Consiglio regionale e vice coordinatore del partito in Campania, ed Emanuele Papa, consigliere della Lega alla V Municipalità e presidente della Commissione Trasparenza.
“Un padre che voglia portare suo figlio a nuotare – prosegue Papa – deve pagare 30 euro solo per entrare. A Milano, nelle piscine comunali Milanosport, si spendono 9 euro per un adulto e 5,50 per un ragazzo under 12, per un totale di 14,50 euro. A Roma, all’Aquaniene, 13 euro per l’adulto e 7 per il bambino, per un totale di 20 euro. Qui al Collana, con un impianto coperto e in concessione pubblica, la cifra è quasi il doppio”.
“È evidente – aggiunge il consigliere municipale – che si continua a privatizzare gli utili e a scaricare i costi sulla collettività. L’impianto Collana dovrebbe essere un bene comune al servizio dei cittadini, specialmente in estate, quando tante famiglie non possono permettersi vacanze, lidi o stabilimenti. Invece si impone un prezzo proibitivo, senza alcuna politica di inclusione”.
Nappi annuncia iniziative nelle sedi opportune: “Presenteremo immediatamente un’interrogazione in Consiglio regionale per sapere chi ha determinato queste tariffe e quali controlli stia esercitando la Regione sulla gestione dell’impianto. Un bene pubblico in concessione non può diventare un privilegio per pochi. Le politiche tariffarie devono essere trasparenti e socialmente eque”.
Insieme, Nappi e Papa, chiedono un’immediata revisione delle tariffe, con l’introduzione di scontistiche per famiglie, minori, over 65, disoccupati e residenti della Municipalità, e si impegnano a portare la questione anche in Consiglio comunale e all’attenzione di tutti i tavoli istituzionali competenti.
“Il Collana deve tornare ad essere uno spazio aperto alla città, non un bene sottratto a chi ne ha più bisogno. Servono tariffe accessibili e politiche serie per l’inclusione. Faremo tutto quanto in nostro potere per riportare equità, trasparenza e rispetto della funzione pubblica di questo impianto”, concludono Nappi e Papa.
“Un padre che voglia portare suo figlio a nuotare – prosegue Papa – deve pagare 30 euro solo per entrare. A Milano, nelle piscine comunali Milanosport, si spendono 9 euro per un adulto e 5,50 per un ragazzo under 12, per un totale di 14,50 euro. A Roma, all’Aquaniene, 13 euro per l’adulto e 7 per il bambino, per un totale di 20 euro. Qui al Collana, con un impianto coperto e in concessione pubblica, la cifra è quasi il doppio”.
“È evidente – aggiunge il consigliere municipale – che si continua a privatizzare gli utili e a scaricare i costi sulla collettività. L’impianto Collana dovrebbe essere un bene comune al servizio dei cittadini, specialmente in estate, quando tante famiglie non possono permettersi vacanze, lidi o stabilimenti. Invece si impone un prezzo proibitivo, senza alcuna politica di inclusione”.
Nappi annuncia iniziative nelle sedi opportune: “Presenteremo immediatamente un’interrogazione in Consiglio regionale per sapere chi ha determinato queste tariffe e quali controlli stia esercitando la Regione sulla gestione dell’impianto. Un bene pubblico in concessione non può diventare un privilegio per pochi. Le politiche tariffarie devono essere trasparenti e socialmente eque”.
Insieme, Nappi e Papa, chiedono un’immediata revisione delle tariffe, con l’introduzione di scontistiche per famiglie, minori, over 65, disoccupati e residenti della Municipalità, e si impegnano a portare la questione anche in Consiglio comunale e all’attenzione di tutti i tavoli istituzionali competenti.
“Il Collana deve tornare ad essere uno spazio aperto alla città, non un bene sottratto a chi ne ha più bisogno. Servono tariffe accessibili e politiche serie per l’inclusione. Faremo tutto quanto in nostro potere per riportare equità, trasparenza e rispetto della funzione pubblica di questo impianto”, concludono Nappi e Papa.