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Un’operazione contro quelle attività produttive che alimentano gli sversamenti illeciti di rifiuti è stata condotta nel Napoletano, nell’area dei comuni di Caivano e Grumo Nevano, dalla Polizia metropolitana e dai soldati dall’Esercito impegnati nell’operazione “Strade sicure”. Tre le attività sequestrate, 5 le denunce per illecita gestione dei rifiuti, smaltimento dei residui di lavorazione ed esercizio abusivo delle attività, 148.000 euro le sanzioni elevate, assieme a 72 veicoli controllati, di cui 3 sequestrati, e aree per oltre 13.000 metri quadrati poste sotto sequestro. Al vaglio anche la situazione urbanistico- edilizia delle strutture e i profili sanitari, con il concorso della Polizia locale di Caivano e del personale dell’Asl Napoli 2. I controlli realizzati rappresentano uno dei primi frutti dell’intensificazione delle azioni di Secondo livello disposta dal Prefetto di Napoli, Michele di Bari, per far fronte alla recrudescenza degli episodi di roghi di rifiuti. Nel mirino dei controlli della task force, allestita con circa 30 operatori, sono finiti quattro obiettivi, selezionati dopo l’analisi delle informazioni disponibili e delle preliminari ricognizioni con droni. Tra essi due imprese del settore autofficine e riparazioni veicoli risultate irregolari, assieme ad una area privata dove sono state ritrovate carcasse e parti di auto riconducibili a decine e decine di mezzi rubati, con conseguente sequestro probatorio. Il focus delle operazione si è appunto incentrato nella prevenzione delle attività di illecito disassemblaggio e riciclaggio di parti d’auto, per evitare la dispersione dei resti nelle campagne ccircostanti. Durante i controlli sono stati sanzionati anche una attività del settore della raccolta ferro e un maneggio, con ulteriori accertamenti a cura dell’ASL per inadeguata gestione ambientale e sanitaria.