“Mi hanno appena informato che questa notte, dalla spiaggia della Rotonda Diaz, sono scomparse due sedie da regista e che la pedana che consente il passaggio fino al mare alle persone con disabilità è stata spostata e gettata in riva unitamente alle basi degli ombrelloni. Sono profondamente deluso per questa mancanza di rispetto verso i beni pubblici, acquistati con risorse che vengono messe a disposizione di tutti e che, evidentemente, non sempre vengono apprezzate come meriterebbero”. Lo scrive in un post su Facebook, l’assessore al Welfare del Comune di Napoli, Luca Fella Trapanese.
“Offrire servizi, realizzare progetti e impegnarsi affinché i fondi disponibili siano messi al servizio della comunità non è una cosa semplice: richiede il lavoro instancabile di tante persone – sottolinea – Sapere che già all’apertura della spiaggia attrezzata mancano due sedie mi fa pensare che arriveremo alla fine dell’estate e non troveremo più nulla. Non è nemmeno pensabile prevedere una vigilanza notturna: avrebbe un costo insostenibile, oltre a essere una soluzione triste e umiliante. Ho viaggiato il mondo e ho visto luoghi attrezzatissimi, parchi e spazi pubblici dove i cittadini utilizzavano con rispetto ciò che veniva messo a loro disposizione, avendone cura come fosse proprio. Non potrebbe anche Napoli essere riconosciuta come una città del mondo, capace di mantenere la sua dignità, anche solo per delle semplici sedie a sdraio da spiaggia?”.
“Offrire servizi, realizzare progetti e impegnarsi affinché i fondi disponibili siano messi al servizio della comunità non è una cosa semplice: richiede il lavoro instancabile di tante persone – sottolinea – Sapere che già all’apertura della spiaggia attrezzata mancano due sedie mi fa pensare che arriveremo alla fine dell’estate e non troveremo più nulla. Non è nemmeno pensabile prevedere una vigilanza notturna: avrebbe un costo insostenibile, oltre a essere una soluzione triste e umiliante. Ho viaggiato il mondo e ho visto luoghi attrezzatissimi, parchi e spazi pubblici dove i cittadini utilizzavano con rispetto ciò che veniva messo a loro disposizione, avendone cura come fosse proprio. Non potrebbe anche Napoli essere riconosciuta come una città del mondo, capace di mantenere la sua dignità, anche solo per delle semplici sedie a sdraio da spiaggia?”.
