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Situazione al limite ma ancora accettabile”: così è stata definita l’attuale condizione idrica nel Sannio nel corso di un incontro con la stampa che ha visto la partecipazione del sindaco di Ponte Antonello Caporaso e dell’amministratore delegato di Gesesa Salvatore Rubbo. La condizione della fornitura idrica per gli usi civili è ancora sotto controllo, ma sono necessari alcuni lavori proprio nel territorio di Ponte.

Nel corso dell’incontro, Caporaso e Rubbo hanno fatto chiarezza su quanto accade nel comune sannita alle porte di Benevento relativamente alla distribuzione che, nelle ultime settimane, ha generato in alcuni momenti disagio per la cittadinanza. Mitigare quindi i disagi non significa risolvere le condizioni di crisi, ha sottolineato Rubbo: “Questo territorio ha bisogno di interventi seri programmati e cospicui che può avere solo un gestore unico, che mi auguro possa concretizzarsi al più presto”.

Due le criticità nel comune, secondo la valutazione di Antonello Caporaso: la chiusura del pozzo “Scuola Media”, da parte di Gesesa a seguito di una capillare attività di monitoraggio, e la presenza di grandi cantieri infrastrutturali nella zona, in particolare quelli dell’Alta Capacità ferroviaria, che comportano inevitabilmente nocumento sulle già estremamente fragili infrastrutture idriche. Una buona notizia, però, è stata annunciata: si tratta del finanziamento da parte della Regione Campania di oltre 2 milioni ottenuto per la realizzazione di una buona parte della rete idrica comunale unitamente all’installazione di un sistema di trattamento a carboni attivi, per riattivare il pozzo della Scuola Media, reintroducendo in rete così una dote importante della risorsa fondamentale in totale sicurezza. Nel piano c’è anche la progettazione di un collegamento strategico tra due serbatoi comunali per migliorare la gestione delle emergenze e garantire una maggiore capacità di compensazione tra le diverse zone del comune. Incerti però i tempi di realizzazione: si auspica entro la prossima estate.

Il sindaco Caporaso ha sottolineato: “I disagi delle interruzioni idriche notturne nella zona alta del paese io li capisco, ma non stiamo dormendo. Le infrastrutture viarie sono al collasso interessate dai lavori sia dell’alta capacità che per il potalizzatore della diga di Campolattaro. Ci sono rotture o quantomeno lesioni nelle condotte idriche; ci sono parecchie perdite occulte e questo sicuramente non ci agevola”.

Caporaso ha poi aggiunto: “Parliamo di una rete obsoleta risalente agli degli anni ’60 ed è ormai fatiscente . Il pozzo denominato “Scuola Media ” è stato chiuso da Gesesa a causa della riscontrata presenza di sostanze inquinanti”.

il primo cittadino ha quindi lanciato un appello alla popolazione invitando tutti al senso di responsabilità: “Solo attraverso la collaborazione tra cittadini, istituzioni e gestori potremo superare questa fase difficile. Chiediamo pazienza, perché alcune soluzioni richiedono tempi tecnici non immediati. Ma vi assicuro: siamo al lavoro ogni giorno, con determinazione e serietà.”

E’ entrato poi nel dettaglio l’amministrare di Gesesa Rubbo: “La Prefettura è molto sensibile su questi temi. Già la settimana prossima avremo una riunione per affrontare i problemi del territorio con tutti i comuni gestiti da Gesesa. Rubbo ha spiegato che un ulteriore incremento dei consumi potrebbe avere ripercussioni sull’erogazione del servizio. E le perdite di rete, oltre alla carenza idrica generale, rappresentano un nodo cruciale”.

Rubbo ha chiarito: “Cercheremo di fare un collegamento per i due serbatoi, quello Ripa e “Alto servizio” per distribuire la risorsa idrica. A noi mancano 5 litri al secondo d’acqua dopo che siamo stati costretti a chiudere il pozzo “Scuola Media” a seguito di un monitoraggio che ha evidenziato i livelli di tetracloroetilene superiori alla soglia consentita. Il pozzo non è stato più riaperto”.

Rubbo ha poi sottolineato: “Ponte è il comune che ha avuto maggior incremento di perdite riparate nel primo semestre 2025. In 6 mesi riparate 90 perdite circa. Benevento per capirci ne ha avuti 130. Ma ci sono tante altre perdite che noi non conosciamo”. Infine su Benevento città: “Siamo al limite con un equilibro esternamente precario ma in equilibrio”.