Una nuova assemblea del Pd, specificatamente promossa dal circolo del “Aldo Moro” per ribadire la linea di “coerenza e trasparenza” al Comune di Avellino e non senza lanciare critiche alla dirigenza provinciale del dem.
Ospite “d’onore” il Presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, che pure in queste settimane è stato tirato in ballo da quella parte del parito che non esclude un possibile a priori il sostegno al Governo di salute pubblica proposto dal sindaco Laura Nargi dopo la rottura con Gianluca Festa, e che ha fatto osservare come anche a Palazzo Caracciolo si governi nel segno delle cosiddette “larghe intese”.
“Si tratta di una vicenda del tutto strumentale- ribatte Buonopane- perché sono stato tirato in ballo inutilmente. Resta però aperta la questione del Comune di Avellino, rispetto alla quale dovrà rispondere chi dirige il partito in Irpinia — non certo i consiglieri. È a chi ha la responsabilità politica che spettano le spiegazioni.
Anche perché, devo dirlo, ho sentito tre versioni diverse del segretario provinciale del Partito Democratico: una prima dichiarazione in cui si diceva di non essere d’accordo, poi un’altra in cui si diceva il contrario, e stamattina ancora un’altra posizione. Quindi, quale versione è quella ufficiale? La busta numero uno, la due o la tre? È evidente che occorre fare chiarezza, innanzitutto nel merito della questione, e anche su come la Segreteria ha gestito questa vicenda, che è dirimente per il futuro del Partito Democratico.
E qualle dovrebbe essere la posizione del partito rispetto all’appello della Nargi per un governo di salute pubblica? ” Mi basterebbe già avere una linea chiara e trasparente- prosegue il Presidente È sotto gli occhi di tutti che il percorso è stato compiuto al contrario: prima si è parlato, si è trovato un accordo, e solo dopo si sono coinvolti gli organismi di partito, la direzione, Napoli, e poi — in modo del tutto strumentale — anche il presidente della Provincia. È un comportamento inaccettabile. Qualcuno dovrà assumersi la responsabilità di come è stata gestita la vicenda del Comune di Avellino. Lo dico senza entrare nel merito della bontà o meno dell’idea di accogliere l’invito della sindaca Nargi. Ma i metodi contano.
Quindi la bordata finale rispetto allo stato di salute del Pd in viste di eventuali nuove amministrative in città. “Alcune sensibilità politiche della sinistra, del centrosinistra in generale, sono probabilmente più strutturate. Ma non il Partito Democratico, almeno per come si sta muovendo oggi. Non sta dando un buon esempio, e lo dico con rammarico. L’anno scorso costruivamo insieme; quest’anno, invece, il partito ha fatto una fuga in avanti, senza alcuna considerazione per gli alleati. Non mi è sembrato un percorso trasparente, né tanto meno leale. Bisogna prima ricostruire il Partito Democratico in provincia di Avellino — renderlo credibile, coerente, inclusivo — e solo dopo si potrà parlare seriamente di alleanze nel centrosinistra”.
Il Presidente del circolo dem Aldo Moro Lello De Stefano chiama alla ricomposizione interna: ” Mi pare che negli ultimi giorni si siano riviste alcune posizioni, con qualche fuga in avanti. L’incontro di questa sera ha anche l’obiettivo di ricomporre le diverse anime del partito, per affermare in modo chiaro e netto che il Partito Democratico è all’opposizione nella città di Avellino. Lo facciamo nel rispetto dei nostri elettori, confermando pienamente quello che è stato l’esito delle ultime elezioni. Ci auguriamo sinceramente che tutti mantengano questa posizione. Per quanto ci riguarda, siamo convinti che proprio da questa chiarezza possa rinascere una proposta politica forte, rinnovata e soprattutto seria per il futuro della città di Avellino”.
Presente, tra gli altri, anche l’ex senatore Enzo De Luca: “Noi siamo un partito che guida la coalizione di centrosinistra. Se da un lato contestiamo il Governo quando emana decreti sulla sicurezza, dall’altro non possiamo restare indifferenti rispetto al tempo che stiamo vivendo. Abbiamo quindi deciso di fare una riflessione ad alta voce, auspicando nel frattempo un intervento deciso da parte dei vertici nazionali, perché è inconcepibile che una Regione come la Campania, con tutti i problemi che la affliggono, venga lasciata sola. Mi riferisco al piano politico, sociale e culturale. Una provincia come Avellino — che ha dato i natali a personalità di spicco, da santi a dirigenti — non può essere esclusa dal dibattito politico. È giunto il momento di recuperare, con rispetto, i luoghi della rappresentanza, che sono i partiti. Questa riflessione l’hanno fatta anche altri, e ora tocca a noi”.
Sul tema più strettamente cittadino: “Occorre ritorvare le ragioni dello stare insieme all’interno del Pd con autorevolezza. Dobbiamo promuovere un’iniziativa condivisa, capace di dare un contributo concreto. Sperando che, come un tempo, si possano riunire gli organismi preposti anche in risposta alle emergenze e alle crisi drammatiche. Non servono dichiarazioni isolate da parte di rappresentanti che non sono mai stati eletti, magari soggetti a ricorsi in corso da anni. Chi fa il commissario regionale del Partito Democratico deve sapere che la provincia di Avellino ha una storia, ha una tradizione. E proprio per questo è stato giusto promuovere un momento di confronto e di riflessione”.