“All’esito di un dibattito pubblico e nel PD molto articolato, il Gruppo Consiliare del Comune ha organizzato per domani un momento pubblico di confronto.
E’ una occasione importante per fare definitiva chiarezza ed esprimere la nostra posizione.
Vi invitiamo a partecipare”.
Con questo messaggio il capogruppo del Partito Democratico in Consiglio comunale, Luca Cipriano, annuncia l’organizzazione Una conferenza stampa per domani, venerdì 11 luglio alle ore 18:00 presso il Circolo della Stampa dall’emblematico titolo “Le Ragioni di una scelta”.
Stando a quanto trapela dagli ambienti dem, e anche al netto delle ultime dichiarazioni del Segretario provinciale Pd, Nello Pizza, sembrano non esserci più dubbi sulla scelta: al netto di possibili e singoli distinguo, i consiglieri comunali del cosiddetto fronte regionale che fa riferimento all’onorevole Maurizio Petracca, sembrano ormai determinati a confermare il proprio voto contrario al bilancio preventivo.
Chiatamente la politica insegna che gli scenari possono cambiare da un minuto all’altro, così come gli accordi o le rotture che dir si voglia, possono consumarsi con risvolti imprevedibili.
Certamente al momento l’unico dato certo è che la crisi politica a Palazzo di Città è da bollino rosso, prestandosi a scenari sempre più critici per la tenuta dell’amministrazione guidata dal sindaco Laura Nargi.
E forse non è nemmeno un caco che dopo settimane di tensioni e tentativi di mediazione, il gruppo PD ha confermato la sua linea, non tanto rispetto ad un doocumento contabile che di per sè non convince, ma soprattutto da un punto di vista squisitamente politico.
L’eventuale no dei consiglieri dem al Governo di salute pubblica pone il sindaco Nargi in una posizione estremamente delicata, la matematica non concede interpretazioni: sono 13 i voti favorevoli incassati nel primo tentativo in Aula. ne occorono 17.
Con il venir meno del sostegno di una parte fondamentale dei dem, il rischio di una nuova bocciatura del bilancio – e quindi della caduta dell’intera giunta – diventa sempre più concreto.
Nel frattempo, Nargi tenta di tenere il timone, ribadendo che in ballo ci sono fondi strategici per il futuro della città e un anno di Commissariamento metterebbe tutto a rischio. Di qui l’appello a tutte le forze responsabili a un confronto serio e costruttivo.
Se il consiglio comunale confermerà il voto contrario, si aprirà una fase istituzionale complessa, con lo scioglimento dell’Assise e il ritorno anticipato alle urne, ma comunque alla prima finestra elettorale utile che per le amministrative vuol dire primavera 2026.
Mancano altri sette giorni esatti di passione per la seduta decisiva di Consiglio comunale: sarà il momento della verità per il sindaco Nargi e per il futuro politico di Avellino.