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Ci vorranno 180 giorni per vedere il depuratore a Cretarossa a servizio di circa 800 abitanti che vivono in numerose abitazioni, molte delle quali di costruzione relativamente recente, nella zona alta della città.

Questa mattina si è svolta la posa della prima pietra a ridosso del torrente San Nicola alla presenza del management della Gesesa Oreste Di Giacomo e l’amministratore Salvatore Rubbo. Presenti anche il past president Domenico Russo e il presidente dell’Eic Campano Luca Mascolo con il sindaco di Benevento Clemente Mastella.

Il Presidente Di Giacomo ha sottolineato: “Vogliamo garantire sostenibilità puntando sull’ambiente. Diamo risposte alla cittadina in termini di vivibilità”. Questo depuratore, ha spiegato Di Giacomo, dovrà fare quasi da apripista a quello centrale a servizio di tutta che è in avanzata fase di progettazione e che dovrà sorgere molto più a valle sul fiume Calore dopo la confluenza del Sabato. Insomma per Benevento siamo ad una svolta, attesa da tempo immemorabile per la semplice ragione che il capoluogo del Sannio, la città principale, l’unica a toccare i 60mila residenti, non ha ancora il depuratore.

A questo proposito il sindaco ha spiegato che il prossimo 30 luglio si terrà una conferenza dei servizi importante proprio sul depuratore. Successivamente nei primi mesi della stagione autunnale si potrebbe proseguire con la gara d’appalto: “Ricordo come presi all’epoca un avviso di garanzia perchè mancava in città il depuratore“.

L’amministratore Rubbo ha spiegato in termini tecnici il progetto: “Abbiamo avuto un finanziamento per quest’impianto compatto. Lo stesso tipo presente a Capodimonte e a Telese. E’ un impianto modulare e movibile. Quando quest’area sarà interessata dal collettamento e poi dal convogliamento verso l’impianto di depuratore centralizzato, quando tutto sarà pronto, sposteremo quest’impianto altrove”.

Rubbo ha sottolineato come l’opera sia di risanamento: “Con quest’impianto potranno tranquillizzarsi anche gli esercenti commerciali della zona alta”. Ha preso la parola il sindaco che ha detto: “Auspico che la collaborazione con Acea il distretto Idrico campano e Gesesa prosegua anche in futuro”.

Il presidente idrico Campano Mascolo ha ricordato: “So che dal 2017 in poi sono giunto nel Sannio numerose volte e  abbiamo lavorato intensamente per arrivare questi risultati. Stiamo sbloccando l’impianto di depurazione centralizzato. Stiamo ormai alle battute finali di un percorso che ci ha visti protagonisti per tentare di dare una mano a questa comunità e a questo territorio per garantire un rapporto equilibrato con l’ambiente. E’ una situazione provvisoria. E’ vero che serviamo solo 800 cittadini ma risolviamo una criticità non banale. E’ una buona pratica amministrativa. Noi abbiamo bisogno di programmazione e non improvvisazione. Stiamo lavorando per arrivare ad un gestore unico che possa garantire l’approvvigionamento idrico di qualità. Avere capacità di visione di programmazione prospettare soluzioni dei problemi”.

Mascolo ha poi auspicato come gli ultimi confronti con il Presidente della Corte dei Conti possa far sbloccare il distretto idrico campano: “Sono già tre volte che ci parlo. La magistratura fa il suo lavoro, applicano le leggi. Abbiamo un sistema legislativo farraginoso, norme che si incrociano e confliggono. Non invidio chi scrive pareri. Ma occorre una logica di sistema e rispettare le decisioni dei territori. Noi abbiamo rispettato le cessioni dei sindaci e dei consiglieri di distretti sannita rispettando le norme”.

Su quello che è successo a Campoli con Il Consiglio Comunale che non ha effettato alcuna valutazione dello schema di atto deliberativo approvato lo scorso 18 aprile. E la Corte dei Conti espresse un “parere parzialmente negativo”.

Mascolo ha sottolineato come alcuni rilievi a suo giudizio si ritengono superati e ha sottolineato: “alcuni rilievi a nostro giudizio li riteniamo superati. Penso di poter scrivere un libro per spiegare come in Itala si sia difficile far bene gli amministratori”