Ultimo giorno a Sturno per l’Avellino. Le valigie sono pronte, la testa già rivolta a Rivisondoli. Ma alle spalle restano giorni intensi, pieni, utili. Qui, tra i pini del Castagneto, la fatica è stata la regola, la corsa una costante, i carichi di lavoro pesanti. Eppure, c’è stata anche leggerezza: qualche battuta, un sorriso, la squadra riunita ogni mattina intorno a Raffaele Biancolino per un discorso breve ma sempre sentito. Poi solo lavoro, concentrazione, sudore.
La squadra ha risposto bene. Nessun giocatore è apparso in ritardo di condizione. I volti nuovi si sono inseriti in fretta, quelli vecchi hanno fatto da guida. Michele D’Ausilio ha raggiunto il gruppo giovedì, dopo aver ricevuto un premio a Rozzano. Andrea Cagnano invece è ancora bloccato da un’influenza che l’ha tenuto lontano dal campo: per ora, solo la sua stanza a Casa Reale. I leader sono quelli noti. Patierno, ovunque riconosciuto e applaudito; Armellino e Cancellotti, colonne silenziose; Sounas, esempio di serietà e carisma. Lo staff tecnico è ampio, otto figure a supporto del Pitone, ieri si è rivisto anche il vice Vincenzo Riccio tornato da Coverciano.
Sugli spalti, a Sturno, non è mai mancato il calore. I primi giorni, in tanti; poi un po’ meno, ma sempre presenti, rispettosi, curiosi. Tanti arrivano dalla Valle Ufita, ma anche da tutta la provincia. Tutti vogliono conoscere i nuovi, osservare, capire. Su tutti, Favilli accende le aspettative.
E nelle prossime ore, altri due volti nuovi potrebbero unirsi al gruppo. È atteso infatti l’arrivo di Lorenco Šimić visite mediche e poi firma sul contratto per il difensore classe 1996, mentre è già arrivato il via libera da parte dell’Atalanta per Emmanuel Gyabuaa. Dopo una trattativa lunga e complessa, la società biancoverde ha chiuso l’accordo per il trasferimento del centrocampista classe 2001 in Irpinia. Gyabuaa arriverà con la formula del prestito con diritto di riscatto, a favore dell’Avellino, e controriscatto esercitabile dalla Dea. Un colpo di prospettiva, ma anche di sostanza.
Intanto, mentre il gruppo si prepara alla seconda parte del ritiro, ad Avellino si lavora su un altro fronte: il Partenio-Lombardi. Qui si costruisce il futuro, mattone dopo mattone, zolla dopo zolla. Il rifacimento del manto erboso è già in fase avanzata: il vecchio tappeto è stato rimosso, la base preparata con cura. Da lunedì inizia la posa del nuovo prato, con fine lavori prevista per il 18 luglio. Ma c’è di più: la prossima settimana partiranno anche i lavori per le torri faro, a cura della City Green Light di Vicenza, e sarà realizzata la sala VAR accanto alla Tribuna Montevergine, come richiesto dagli standard della Serie B.
Nel frattempo, davanti ai botteghini, le file si muovono con ordine. Gli abbonamenti hanno già toccato quota 6000, superando il dato dello scorso anno. È un segnale. Di entusiasmo, di fiducia. Ma forse anche di sogno. Perché tra Sturno e Rivisondoli, tra le corse sotto il sole e i cantieri che non si fermano, Avellino si prepara. E lo fa con passo sicuro. Quello di chi sogna, sì. Ma costruisce.