Tempo di lettura: 2 minuti
Eccellente operazione condotta dalla Polizia Penitenziaria nella giornata di ieri presso il Centro Penitenziario Pasquale Mandato di Napoli Secondigliano. Ricostruisce i fatti il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, per voce dei segretari Raffaele Munno e Donato Vaia: “A seguito di una proficua attività di polizia giudiziaria svolta al Reparto SAI (Servizio di Assistenza Intensiva), il personale ha rinvenuto quattro Smartphone, due Microcellulari e un ingente quantitativo di sostanze stupefacenti, attualmente sottoposte a esami di laboratorio per accertarne la natura e la quantità esatta”. I sindacalisti evidenziano che “i Baschi Azzurri interessati nell’azione hanno dimostrato un impegno straordinario per garantire la sicurezza e la legalità, confermando il proprio attaccamento al servizio e la professionalità che li contraddistinguono”.
“Non molto tempo fa anche il procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Napoli, Nicola Gratteri, tornò a denunciare, dall’autorevolezza della sua posizione, un aspetto del sistema penitenziario nazionale grave ed oggettivo: l’uso illecito di telefoni cellulari in cella e il sorvolo di droni con materiale vietato e pericoloso. Noi lo denunciamo da anni, sensibilizzando gli uffici competenti chiedendo di schermare le carceri e di dotare tutti i Reparti del Corpo di Polizia Penitenziaria di opportuni sistemi per rendere inattivi i sorvoli sulle strutture. Speriamo sia la volta buona che si faccia qualcosa”, commenta Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, stigmatizzando però che nulla sia ad oggi stato fatto. Il SAPPE torna a sollecitare un intervento immediato da parte del Provveditorato regionale dell’Amministrazione penitenziaria di Napoli presso i competenti uffici del Ministero della Giustizia affinché vengano adottate misure straordinarie per garantire la sicurezza delle carceri italiane. “Non possiamo più permetterci che episodi di questo tipo diventino la norma. La sicurezza degli operatori, dei detenuti e dell’intera comunità è a rischio”, conclude il leader nazionale del primo Sindacato del Corpo, che assicura come “il SAPPe continuerà a monitorare la situazione e a denunciare ogni tentativo di compromettere l’integrità e la sicurezza degli istituti penitenziari, rinnovando il proprio impegno nella tutela dei diritti e della sicurezza della Polizia Penitenziaria”.