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Sono in corso, e stanno producendo risultati positivi, le attività più mirate per il contrasto ai roghi nella Terra dei fuochi messe a punto nei giorni scorsi durante una riunione presieduta dal prefetto di Napoli, Michele di Bari, a Ponte Riccio, nel Comune di Giugliano in Campania, durante la quale è stato rinnovato il confronto con i sindaci, le comunità, le associazioni e tutte le amministrazioni coinvolte. Hanno infatti partecipato il vicepresidente della Regione Campania Fulvio Bonavitacola, i vertici delle Forze di Polizia, i sindaci di Acerra, Afragola, Arzano, Casoria, Calvizzano, Giugliano in Campania, Marano di Napoli, Mugnano di Napoli, Pozzuoli, Qualiano, Quarto, Villaricca e le commissioni straordinarie di Caivano e Melito di Napoli e i rappresentanti delle associazioni ambientaliste e dei comitati locali. Presente anche la vicepresidente del Senato Mariolina Castellone.
L’incontro rientra nelle attività del tavolo stabile ed itinerante, istituito dal prefetto, dallo scorso anno, per focalizzare l’attenzione sulle specificità di ogni territorio e raccogliere segnalazioni, spunti, e valutazioni utili anche all’accompagnamento delle attività del Commissario Nazionale per le bonifiche nella Terra dei fuochi, il generale Vadalà.
Nel corso della riunione, sono stati evidenziati gli esiti delle attività di contrasto agli sversamenti e agli incendi che, negli ultimi sei mesi, successivi alla sentenza Cedu, hanno fatto segnare un aumento di oltre il 25% nei risultati, rispetto al 2024. L’intero dispositivo dei controlli di prevenzione è stato rimodulato per assicurare attività più mirate, rivolte alle filiere illecite più impattanti per il territorio, per colpire le articolazioni che alimentano il traffico di rifiuti, quali siti di stoccaggio, imprese che riciclano il materiale di recupero, mezzi, medi e pesanti, addetti al trasporto.
Tra gennaio e luglio di quest’anno, nei soli comuni della Terra dei fuochi ricompresi nell’area metropolitana di Napoli, sono state sequestrate 153 attività e 320 veicoli, nonché denunciate 300 persone all’autorità giudiziaria.
L’obiettivo indicato dal prefetto impone un’ulteriore intensificazione dei controlli, resi più diffusi e continuativi, nell’ottica della tolleranza zero di tutti gli illeciti ambientali e con la massima sinergia tra tutti gli attori istituzionali, affinché ogni contributo si inserisca in un disegno organico di prevenzione sui territori. E’ stato, quindi, varato un nuovo piano straordinario di controlli che prevede il raccordo tra i servizi aggiuntivi delle Polizie locali che, dal 15 giugno scorso, grazie alle risorse del Fondo Unico di Giustizia attribuite dal Ministero dell’Interno, hanno potuto, tra l’altro, assumere nuove unità a tempo determinato e/o destinare fondi agli straordinari; la sorveglianza h. 24 dell’Esercito e i pattugliamenti delle Forze di Polizia, anche in funzione anti piromani e di prevenzione roghi; il supporto specialistico sul campo di Carabinieri forestali e Polizia metropolitana; le missioni di volo dei mezzi aerei di Esercito, Reparto aeronavale della Guardia di Finanza e Vigili del fuoco; la gestione delle informazioni attraverso un Tavolo info-operativo presso il Comando regionale Carabinieri forestali Campania.
Restano fermi il coinvolgimento di associazioni e volontariato, l’utilizzo degli strumenti di videosorveglianza; il controllo sui siti di reiterato sversamento e la vigilanza sulle direttrici del trasporto dei rifiuti.
La Città Metropolitana contribuirà con un apposito progetto di potenziamento della videosorveglianza sugli assi viari di competenza in funzione anti-abbandono di rifiuti.