Chiamiamole ‘voci di corridoio’, anche se non sono indiscrezioni, ma è una realtà conclamata. Perché i consiglieri della Municipalità 9 si riuniscono proprio lì: in corridoio. Una situazione denunciata da molto tempo, causata dall’indisponibilità di un’aula consiliare. E allora sì, senza che nulla cambi, le riunioni di consiglio si tengono in un andito di piazza Giovanni XXIII. Lì c’è un ufficio della Municipalità Soccavo Pianura. Una sistemazione forse provvisoria, ma intanto divenuta stabile. Collocazione, peraltro, considerata poco consona da tutti. E anche all’origine di problemi pratici, ingigantiti dall’afa.
“Stamane per l’ennesima volta si è riunito il consiglio tra non poche proteste e echi di malcontento” racconta Giovanna Lo Giudice, consigliera del Pd. “Con le alte temperature estive – aggiunge – la situazione diventa insostenibile“. A scatenare l’ira dei presenti, l’attesa per il restyling al Polifunzionale di Soccavo. Ovvero la sede destinata all’aula consiliare. “Da ormai troppi anni è chiusa” ricorda Lo Giudice. “Abbiamo scritto in tutti i modi al Comune di Napoli – sottolinea la consigliera – chiedendo un’azione concreta, un’aula dignitosa”. Ma “ad oggi ci ritroviamo ancora seduti nel corridoio di fortuna della casa comunale”.
La consigliera rivendica “a gran voce la nostra dignità e il mancato decoro istituzionale”. La questione non è solo logistica, e neppure di etichetta. Secondo Lo Giudice, restituire un’aula al consiglio “significa anche dare valore al dialogo, alle persone e quindi al futuro della partecipazione civica e sociale con le istituzioni del territorio”. Tutte istanze rimaste in sospeso, fino ad ora.