Venerdì 18 luglio si è svolta a Pietrelcina la seduta del Consiglio Comunale con all’ordine del giorno, tra i punti principali, l’assestamento generale, la salvaguardia degli equilibri. Nel corso della discussione, il capogruppo di minoranza Alessio Ermenegildo Scocca ha preso la parola con un intervento, denunciando la gravità della situazione finanziaria dell’ente e il silenzio politico della maggioranza.
In Consiglio – prosegue Scocca – si è discusso per oltre un’ora, ma da parte della maggioranza è calato il silenzio. Nessuna replica politica, nessuna spiegazione, nessuna assunzione di responsabilità. Si naviga a vista. Un’amministrazione seria dovrebbe ragionare su un orizzonte di cinque anni, e invece si vivacchia senza affrontare davvero i problemi strutturali dell’ente.
Anche sui tributi comunali, abbiamo assistito a minori entrate rispetto alle previsioni, segno che l’aumento continuo delle aliquote non solo è ingiusto, ma è anche inefficace: non induce i cittadini a pagare, perché non tutti possono farlo. E si è dovuto ricorrere ancora una volta a vendere immobili, come se il Comune fosse una società in liquidazione, ma a un certo punto gli immobili finiranno, e non avremo comunque risanato i conti. Nel frattempo, il paese è fermo, le tasse aumentano, le tariffe per i commercianti sono diventate insostenibili, e di miglioramenti reali non se ne vede l’ombra. Solo propaganda.
Oggi abbiamo equilibrio contabile, non un equilibrio politico o strutturale. Intanto, viene riconosciuto un debito fuori bilancio di oltre 600 mila euro, maturato per contenziosi persi dal Comune con i fornitori di energia elettrica, perché a un certo punto (come se fosse normale) a Pietrelcina non si pagavano nemmeno le fatture della luce. Forse si pensava che il servizio pubblico non potesse essere sospeso, ma così facendo si è prodotto un danno enorme alle casse comunali. E a pagare, alla fine, sono sempre i cittadini”.