A poche ore dalla scadenza di quello che era sembrato un vero e proprio ultimatum inviato dal Comune di Salerno alla proprietà delle Fonderie Pisano, la famiglia che gestisce il sito produttivo situato a Fratte ha detto si alla proposta di variante urbanistica che consente, in vista della redazione del nuovo piano urbanistico, di prevedere case al posto dell’insediamento produttivo. La richiesta firmata dalla dirigente del settore edilizia urbanistica Marilena Cantiani è stata protocollata il 19 giugno e scade quindi domani risposta. In via informale, la famiglia Pisano ha fatto sapere di aver mostrato interesse. Si dicono pronti a valutare anche l’ipotesi di realizzare nuove progettualità. In realtà, non avevano grandi alternative dopo la sentenza della corte europea dei diritti umani che ha condannato il Comune di Salerno per non aver garantito il diritto alla salute dei cittadini residenti in quell’area. Ed era chiaramente scritto all’interno della proposta inviata che laddove non ci fosse stata una risposta, il Comune avrebbe dovuto comunque procedere ad una bonifica dell’area. Nella stessa ipotesi, il Comune sia impegnato a accelerare i tempi per indire una conferenza di servizi. Sempre la proposta parla di 60 giorni di tempo per avviare l’iter di proposta del piano urbanistico attuativo. Già nel corso della prossima settimana, il sindaco di Salerno Vincenzo Napoli, l’assessore ai Lavori Pubblici Dario Loffredo e la stessa Cantisani potrebbero convocare per un incontro la famiglia pisano per chiedere dettagli sulla loro ipotesi progettuale.
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Fonderie Pisano, sì alla variante urbanistica per fare case al posto della fabbrica

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