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Un pubblico numeroso e partecipe ha accolto con entusiasmo l’“Aida” di Giuseppe Verdi al Teatro Romano di Benevento, contribuendo a trasformare la serata in un’esperienza collettiva di grande intensità artistica ed emotiva.

L’antico sito ha offerto una cornice di rara suggestione a uno spettacolo di grande forza visiva e musicale, capace di fondere storia, bellezza e lirica in un’unica esperienza immersiva.

La rappresentazione, articolata nei quattro atti previsti dall’opera, ha ricreato con efficacia l’atmosfera dell’antico Egitto. Il regista Alessio Rizzitiello, affiancato dall’assistente Giuseppe Maiorano, ha saputo valorizzare al meglio la bellezza del Teatro Romano, trasformando il sito storico in una scenografia naturale di forte impatto visivo.

Sul palco, un cast di interpreti di alto profilo ha dato vita ai celebri personaggi verdiani:
Diana Bucur, intensa e misurata nel ruolo della protagonista Aida;
Micael Spadaccini (Radames), dalla vocalità sicura e penetrante;
Mariangela Zito (Amneris), imponente nella presenza scenica e nella profondità espressiva.
Completano il cast Agostino Subacchi (Il Re), Laurent Kubla (Amonasro), Luca Gallo (Ramfis), Maura Minicozzi (Sacerdotessa) e Silvano Paolillo (messaggero).

Il Maestro Leonardo Quadrini ha guidato l’Orchestra Internazionale della Campania con grande rigore e attenzione al dettaglio. La sua direzione ha assicurato un perfetto equilibrio tra orchestra e voci, mettendo in risalto la ricchezza armonica e le dinamiche della partitura di Verdi. Quadrini ha saputo rendere con chiarezza sia i momenti solennemente maestosi, come la “Marcia trionfale”, sia le sezioni più intime e liriche, garantendo un’interpretazione coerente e coinvolgente che ha sostenuto efficacemente la narrazione drammatica dell’opera.

Di grande impatto anche l’intervento dei cori:

il Coro Opera Festival di Bitonto, preparato da Giuseppe Maiorano, e il Coro Lirico di Benevento, diretto dalla Maestra Mina Minichiello, hanno offerto una prova compatta ed espressiva, contribuendo alla ricchezza della narrazione musicale.

Un ulteriore tocco scenico è stato offerto dalle coreografie di Saveria Cotroneo, eseguite con eleganza dal Corpo di ballo del Centro Studi Danza S. Cotroneo, capaci di donare movimento e respiro alle scene collettive.

Dietro le quinte, un’organizzazione puntuale e altamente professionale: Gigliola Gronchi ha curato il coordinamento della produzione e la direzione di palco, garantendo precisione e fluidità a ogni fase dell’evento.

La rappresentazione si inserisce nel progetto “Campania by Night 2025”, ed è frutto di una coproduzione tra Scabec e la Direzione Regionale Musei Nazionali Campania, con la direzione artistica di Ferdinando Creta e la supervisione del direttore del Teatro Romano, Giacomo Franzese.

Prossimo appuntamento il 29 luglio, con la messa in scena della “Turandot” di Giacomo Puccini, che chiuderà un’edizione dedicata all’arte e alla grande musica nei luoghi simbolo della cultura campana.