In un nota a firma del Direttore Renato Gammaldi, dell’U.O.C. Anestesia e Rianimazione, l’azienda ospedaliera universitaria Ruggi di Salerno ha chiarito la vicenda che riguarda una donna ricoverata nel reparto di rianimazione, dopo aver partorito.
“La paziente D. S. R. è giunta presso in ospedale per una minaccia di aborto a 16 settimane di gestazione da rottura delle membrane. A causa della successiva morte intrauterina e della conseguente comparsa di segni di sepsi siè reso necessario procedere al taglio tesareo e al repentino ricovero in Rianimazione con un quadro di shock settico. La paziente è stata prontamente trattata e malgrado la gravità delle condizioni cliniche iniziali ha cominciato a mostrare i primi segni di ripresa già nella giornata di ieri. Questa mattina, dopo sospensione del trattamento sostitutivo renale e di perfusione per la depurazione del sangue si è proceduto, in considerazione del miglioramento del quadro emo dinamico e respiratorio, al risveglio e successiva estubazione della paziente. Allo stato la paziente è sveglia, cosciente, collaborante, in respiro spontaneo e si può guardare con cauto ottimismo a un suo possibile recupero”.