Tempo di lettura: 2 minuti

La figura del calciatore andrebbe studiata in fondo perchè è materia complicata. Quando tutto sembra prendere una direzione ecco che cambia lo scenario in un amen.

Tumminello, è lui il calciatore in questione ovviamente, fa le visite mediche, si presenta allo stadio, si siede di fianco al presidente, sorride, guarda la squadra che dovrà rappresentare nei prossimi anni e alla fine, al momento della firma, gli sparisce la penna dalle mani. Salta tutto per questioni di accordi cambiati in corso d’opera e vai a capire chi tra le due società o l’entourage del giocatore ha modificato le cose.

Spariscono i sorrisi, spariscono le pacche sulle spalle, spariscono le strette di mano. Cose che nel calcio succedono, ci mancherebbe. 

Tumminello si rifà la valigia, si porta con sè anche il certificato di idoneità dopo la visita e fa ritorno a Crotone. Ciò che, però, non ti aspetti e che forse fa pensare che sia stato il presidente Vigorito a sentire la puzza di bruciato, è l’atteggiamento del giocatore una volta definito il suo mancato arrivo nel Sannio.

Lo squalo postato dopo la pubblicazione dei gironi lascia intendere che rimarrà a Crotone, che ha promesso il suo amore alla società pitagorica. Un amore promesso a meno di 24 ore dalla stretta di mano, dalle pacche e dai sorrisi messi in mostra al Vigorito.

L’attaccante giunto nel Sannio per abbracciare la strega ma col cuore allo squalo, una storia degna di Temptation Island: vivi il fervore dell’avventura e poi ti presenti al falò di confronto con la fidanzata storica (ri)giurando amore dopo il tradimento. Chissà se ci sarà il perdono e i due innamorati lasceranno insieme l’isola.

Alla Troisi, pensavo fosse amore… invece era Tumminello. Il presidente Vigorito bene ha fatto a far saltare il banco se ha notato qualcosa di anomalo: Benevento non è meta di avventure estive se qualcuno ha nel cuore altro lido e altro simbolo. Non può esserlo per chi ci ha messo poche ore a vivere la sensazione dell’abbraccio alla strega con la testa allo squalo.