Era irreperibile da un mese, ma oggi è stato acciuffato a Villa Literno (Caserta) il latitante 56enne Salvatore Langellotto. L’imprenditore edile, originario di Sant’Agnello, è destinatario di un cumulo pene emesso dalla Procura generale di Napoli per reati in materia fallimentare. È anche imputato in un processo a Torre Annunziata, con le accuse di atti persecutori ai danni di Vincenzo Iurillo, cronista del Fatto Quotidiano, e di aggressione al presidente del Wwf Tirreno, Claudio d’Esposito.
Stamane Langellotto è stato bloccato dai Carabinieri del nucleo investigativo di Napoli, al termine di un lungo inseguimento a Villa Literno. I militari dell’Arma lo hanno individuato al termine di complesse indagini, delegate e coordinate dalla Procura generale di Napoli.
Una volta catturato, è stato trovato in possesso di un documento d’identità contraffatto, sequestrato dai Carabinieri, e arrestato in flagranza. Langellotto deve scontare una condanna a 7 anni, 6 mesi e 18 giorni di reclusione.