Da alcune settimane cittadini e comitati ambientalisti si stanno mobilitando contro l’annunciato abbattimento di due pini storici all’Arenella, all’incrocio tra via Netti e via Naccherino. Per il prossimo 30 luglio è previsto il taglio di uno dei due esemplari. Per il secondo invece “si è in attesa di ulteriori riscontri tecnici, a seguito di un primo pulling test che non ha evidenziato elementi di criticità” specifica una nota di Rino Nasti e Luca Bonetti, consiglieri di Europa Verde alla municipalità 5. “A questo proposito – spiegano Nasti e Bonetti -, è altresì doveroso segnalare che le perizie agronomiche finora esibite sono tutte di parte, allegate alle istanze private di abbattimento, e non risultano integrate da valutazioni indipendenti o da analisi strumentali condotte direttamente dal Servizio Verde Pubblico. Tale assenza di una contro valutazione oggettiva solleva perplessità sull’iter che ha condotto al rilascio del nulla osta per il primo esemplare, e dunque sarebbe urgente un riesame in contraddittorio”.
Peraltro, “a rafforzare la necessità di sospendere l’abbattimento” vi sarebbe “una grave anomalia urbanistica”, sostengono i due consiglieri. “Entrambi gli alberi – scrivono gli esponenti di Europa Verde – risultano inglobati in strutture edilizie sorte intorno alla loro base, in spazi oggi destinati ad attività commerciali e di ristorazione. Tali manufatti, alcuni dei quali costruiti proprio a ridosso o addirittura sopra il colletto dei pini, potrebbero non essere conformi alla normativa urbanistica vigente. È dunque imprescindibile che, prima di qualsiasi intervento irreversibile sul patrimonio arboreo, vengano verificati la legittimità edilizia e i titoli autorizzativi delle strutture in questione, dal momento che è plausibile che proprio l’edificazione in violazione degli spazi vitali degli alberi abbia compromesso la loro stabilità e salute“.
A tal riguardo, Nasti e Bonetti chiedono la sospensione dell’abbattimento. “I due pini, verosimilmente ultrassettantenni – aggiungono -, hanno resistito all’edificazione di tutti questi anni a possiedono un evidente valore storico, ambientale e paesaggistico. È inammissibile che oggi, anziché tutelarli, si proceda al loro abbattimento senza aver considerato soluzioni alternative di tipo conservativo, come suggerito dallo Standard europeo di consolidamento degli alberi (TeST – EAC, 2022), né si sia tenuto conto delle implicazioni ambientali di tale scelta”. La richiesta, dunque, è di “un’analisi indipendente e strumentale condotta dal Comune o da un soggetto terzo super partes”. Allo stesso tempo, di procedere alla “verifica della regolarità urbanistica delle strutture edilizie che attualmente insistono sull’area sottochioma”. Come pure, si invoca “la valutazione di interventi conservativi compatibili con la sicurezza pubblica e la tutela ambientale”.
A chiedere di sospendere il taglio è anche Legambiente Campania, con una nota inviata al Comune di Napoli. Richiamandosi a una precedente nota di Nasti, la presidente dell’associazione Mariateresa Imparato domanda “come sia stato possibile autorizzare queste costruzioni che hanno sottratto suolo e spazio vitale ai pini”. E ricorda che “questi locali sono stati variamente posti sul mercato e utilizzati per attività commerciali e oggi anche connesse alla ristorazione”. Secondo Imparato “i due pini, che ormai potrebbero avere le caratteristiche di alberi monumentali, hanno infatti resistito all’edificazione post-bellica lungo le due strade tuttora private”. E ciò nonostante “il costante restringimento dell’area di sedime (divenuto il triangolo terminale dell’edificato divisorio tra le due strade), ma soprattutto dello spazio circostante i tronchi ridottosi progressivamente per la
costruzione dei manufatti ad un unico piano”. In poche parole, aggiunge la presidente di Legambiente Campania, “l’abbattimento dei due pini posti all’incrocio tra via Netti e via Naccherino è l’ennesima dimostrazione della difficoltà della permanenza del patrimonio arboreo preesistente ai processi di trasformazione urbana”.