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Dopo mesi di incertezza e mobilitazione, arriva un segnale concreto per il futuro occupazionale della Valle del Calore. Il sito produttivo ex Arcelor Mittal di San Mango sul Calore-Luogosano, fermatosi ufficialmente ieri con lo spegnimento dei macchinari, potrebbe presto riprendere vita. A farsi avanti è Idroambiente, azienda campana specializzata nella realizzazione e manutenzione di condotte idriche, con sede operativa a San Salvatore Telesino.

La società, guidata dall’imprenditore Luigi Caramiello, ha sottoscritto un’offerta non vincolante per l’acquisizione dello stabilimento, con l’intento di finalizzare l’operazione entro il 31 dicembre. Il percorso di subentro è seguito da vicino dalla Regione Campania, che ha riconosciuto l’affidabilità di Idroambiente rispetto ad altri candidati rimasti riservati. La trattativa, pur ancora in evoluzione, appare avviata su binari solidi.

Un elemento centrale dell’intesa riguarda la salvaguardia dei livelli occupazionali. Dei 70 lavoratori coinvolti nella procedura di licenziamento collettivo avviata a marzo, 56 sono oggi disponibili al reinserimento, mentre gli altri hanno optato per l’uscita volontaria o hanno trovato occupazione altrove. L’azienda ha assicurato il riassorbimento del personale e previsto un piano di formazione professionale in vista della riconversione industriale del sito.

L’obiettivo è garantire la piena operatività della nuova attività entro l’inizio del 2026, quando scadrà la copertura della Cassa integrazione straordinaria. Le prossime settimane saranno decisive per completare l’iter burocratico, mentre è già stato programmato un secondo incontro di monitoraggio per la seconda settimana di settembre. Intanto, si valuta anche un confronto diretto tra il nuovo imprenditore e i lavoratori.

Il caso rappresenta un modello di sinergia istituzionale e territoriale che ha consentito di evitare la desertificazione industriale in una zona già provata, aprendo ora alla speranza concreta di una rinascita