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In Campania e a Napoli la dispersione scolastica registra dall’anno scolastico 2021-2022 ad oggi “una lenta ma costante diminuzione”, dichiara il direttore dell’Ufficio scolastico regionale, Ettore Acerra. Numeri e riflessioni sul fenomeno arrivano dall’incontro organizzato dalla Prefettura di Napoli. Secondo i dati, la scuola primaria è frequentata dal 99% dei minorenni, la secondaria di I grado da una percentuale simile, mentre nel biennio della secondaria di II grado la dispersione cresce.

COMUNE DI NAPOLI

Nel territorio del Comune di Napoli, alle elementari i non ammessi passano dallo 0,61% (208 alunni) dell’anno scolastico 2023/24 allo 0,89% (279) dell’ultimo anno tra i banchi. Alle medie i non ammessi per profitto scendono dall’1,28% (333 scolari) allo 0,87% (217). I respinti per mancata frequenza, invece, scendono dallo 0,79% (205) allo 0,56% (139). Nel biennio delle superiori calano le bocciature per rendimento: dal 9,45% (2.150 allievi) all’8,53% (1.801). I non ammessi per mancata frequenza, viceversa, sono in leggero aumento: dal 3,42% (777) al 3,81% (804). Inoltre, cresce anche la percentuale di studenti con giudizio sospeso: dal 13,33 (3.032) al 14,19 (2.996). Ci sono poi i dati per ognuna delle dieci municipalità. Alla secondaria di I grado, il record di promozioni va alla quinta (Vomero-Arenella) con il 99,94%, seguito dalla prima (Chiaia-Posillipo-San Ferdinando) con il 99,82. I numeri più alti di non ammessi per profitto si trovano in periferia nord: 2,65% alla settima (Miano, Secondigliano, San Pietro a Patierno), con 48 alunni respinti, e all’ottava (Piscinola, Marianella, Scampia, Chiaiano) con il 2,26% (43). Non ammessi per mancata frequenza: alla nona (Soccavo, Pianura) la percentuale più alta (1,64), pari a 47 alunni, e alla sesta (Ponticelli, Barra, San Giovanni a Teduccio), dove la dispersione giunge all’1,26% (30 scolari).

Al biennio della secondaria di II grado, il primato di ammessi è ancora della quinta (83,85), ma subito dopo c’è proprio la nona (81,65). Al contrario, i non ammessi per profitto sono di più alla settima (20,96), alla sesta (14,14), alla seconda (12,17), cioè al Centro Storico (Avvocata, Montecalvario, Pendino, Porto, Mercato, San Giuseppe) e alla quarta (10,42), vale a dire San Lorenzo, Vicaria, Poggioreale, Zona Industriale. I respinti per mancata frequenza sono in percentuale maggiore alla settima (10,81) e alla quarta (5,28). Ma sopra la media cittadina (3,81%) ci sono anche la ottava (5,12%), la prima e la terza (entrambe 4,01%) Menzione speciale per la municipalità Soccavo-Pianura, dove nell’ultimo anno la dispersione scolastica è scomparsa: nessun allievo delle superiori bocciato per mancata frequenza. Sommando biennio e medie, quest’anno nel capoluogo l’abbandono scolastico ha riguardato 943 giovanissimi.

CITTÀ METROPOLITANA

Nell’area metropolitana, alla scuola primaria resta stabile la percentuale di non ammessi (0,24%), scesi nel numero da 217 a 207. Alla secondaria di I grado, si rileva un aumento di bocciature per profitto: dall’1,06% (717 alunni) allo 0,71% (453). Sale pure la percentuale dei non ammessi per mancata frequenza: da 0,35 (239 scolari) a 0,44 (281). Alla secondaria di II grado più respinti per profitto: dal 7,38% (3.136) al 7,61% (3.190). Emerge però una contrazione della dispersione: i non ammessi per frequenza passano dall’1,60% (680 studenti) all’1,40% (585). Infine, i ‘rimandati’ del giudizio sospeso: dal 12,73% (5.410) in lieve discesa al 12,59% (5.276).