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Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa a firma di Gabriele Corona, movimento “Altra Benevento è possibile”   

Giovedì 31 luglio nel corso della seduta di consiglio comunale di Morcone, il sindaco Luigino Ciarlo ha annunciato di aver verificato che permane lo sversamento di percolato nel torrente Sassinora e pertanto ha chiesto con formale diffida al sindaco di Sassinoro, Luca Apollonio, di “sigillare la fognatura e chiudere il depuratore comunale”.

Ciarlo ha ricordato che il tubo utilizzato abusivamente dal centro di compostaggio della New Vision  per scaricare reflui pericolosi nella fogna è stato sequestrato ma da quelle condotte e dal depuratore ancora fuoriesce il percolato che tra l’11 e il 14 luglio ha ucciso tonnellate di pesci e inquinato i corsi d’acqua verso la diga di Campolattaro.

La diffida di Ciarlo al suo collega Apollonio certamente non può essere ritenuta strumentale sul piano politico, considerato che ambedue sono di area mastelliana, ma testimonia la gravità del disastro ambientale in alto Tammaro che però gran parte della stampa e delle forze politiche fa ancora finta di ignorare.

Il sindaco di Sassinoro non ha ancora risposto alla diffida del suo collega morconese e dopo tre settimane dal disastro non ha neppure convocato il consiglio comunale per fornire  informazioni ufficiali, non ha reso noti i risultati degli esami effettuati da un laboratorio privato e continua a non spiegare il mistero del depuratore: costruito con fondi di cui la Regione ha chiesto la restituzione, con allacci misteriosi e che per almeno due anni ha trattato solo i reflui scaricati  abusivamente dalla New Vision con un tubo che nel 2023 fu chiuso e poi riaperto da “soggetti inquirenti”, come ha ricordato proprio Ciarlo ieri l’altro.